Nel pomeriggio di lunedì 20 febbraio nella zona di Malga Montagna Nuova, vicino a Conco, in provincia di Vicenza, due escursionisti sono stati recuperati dal Soccorso alpino dopo essere rimasti bloccati in un percorso innevato senza aver con sè le ciaspole per poter proseguire; l'episodio di cronaca è stato riportato da diverse testate locali.
La disavventura dei due escursionisti
La vicenda ha avuto inizio nel pomeriggio della giornata di lunedì, quando la coppia di escursionisti stavano viaggiando in auto diretti verso Malga Slapeur per la strada che normalmente si percorre in estate; i due sono arrivati però ad un punto dove risultava impossibile proseguire con la macchina.
Dopo aver parcheggiato il veicolo nella zona della Melette, i due escursionisti hanno deciso di proseguire a piedi, ma solamente con gli scarponcini da montagna senza però indossare le ciaspole per la neve.
Il percorso innevato che risultava ghiacciato e solido fino alla tarda mattinata, nel pomeriggio però aveva visto la neve sciogliersi e cedere, rendendo difficile muoversi per la strada senza adeguate calzature.
I due escursionisti hanno comunque deciso di proseguire, imboccando il sentiero che porta verso il Monte Fior, seguendo i cartelli Cai; durante la stagione invernale questa parte di percorso risulta però notevolmente complessa da affrontare, soprattutto per la presenza di fossati e buche della Prima Guerra Mondiale che sono nascosti dalla neve, all'interno dei quali è possibile cadere rischiando una frattura.
Una volta giunti nei pressi di Malga Montagna Nuova, i due escursionisti hanno deciso di separarsi per due strade differenti; uno, probabilmente provato dalla stanchezza di dover muoversi sulla neve fresca senza ciaspole, ha scelto di fermarsi sotto ad un albero, mentre l'amico ha proseguito nel percorso cercando di trovare ricezione per il cellulare e chiamare aiuto.
Finalmente giunto in un punto in cui vi era copertura di segnale, l'escursionista ha chiamato il 112 ed i Carabinieri hanno immediatamente girato la chiamata al Soccorso alpino, il tutto intorno alle 18:30 di lunedi.
Il recupero dei due escursionisti grazie alle motoslitte
Una volta ricevuta la segnalazione dai Carabinieri, il Soccorso alpino di Asiago ha attivato subito due motoslitte per procedere con il recupero dei due malcapitati escursionisti; nel frattempo una terza motoslitta è partita da Campomulo per dare un eventuale supporto all'operazione.
Il primo escursionista, che nel frattempo aveva raggiunto il gatto delle neve della Melette proseguendo nel percorso, è stato raggiunto dai soccorritori che poi hanno contattato al telefono anche l'amico rimasto fermo ad aspettare.
Le due squadre di soccorso con le motoslitte sono riusciti ad avvicinarsi fino a Punta Malga Slapeur, dove hanno parcheggiato i mezzi per proseguire a piedi nella parte finale del recupero, in modo da evitare di rischiare incidenti passando sopra le trincee innevate.
Una volta arrivati a piedi dall'escursionista rimasto sotto ad un albero, ormai infreddolito ed esausto, lo hanno rassicurato e riscaldato portandolo alle motoslitte ed in seguito accompagnandolo con l'amico al loro veicolo fermo nel piazzale della seggiovia delle Melette. Le operazioni di recupero si sono concluse intorno alle 22:00 di lunedì sera.