Gli investigatori che seguono il caso di cronaca nera del delitto di Pierina Paganelli in queste ore stanno focalizzando la loro attenzione alle persone più vicine all’anziana, uccisa a Rimini nella serata di martedì 3 ottobre. La pensionata è stata raggiunta da 17 coltellate, di cui quattro mortali: l’arma utilizzata per ucciderla non è stata ancora ritrovata. Le indagini si sono quindi concentrate su chi ne conosceva le abitudini e gli orari, avendo un accesso privilegiato alla sua vita e alle sue relazioni personali.

Inoltre, gli inquirenti ritengono che l’omicidio sia legato alla violenta aggressione subita lo scorso 7 maggio dal figlio della vittima, marito della donna che mercoledì 4 ottobre ha ritrovato il corpo di Pierina sulla rampa del garage del condominio in via del Ciclamino, dove tutti i protagonisti di questa storia vivevano. Forse qualcuno, non essendo riuscito a uccidere il figlio, potrebbe essersi rivalso sull’anziana madre.

L’assassino si è accanito sul corpo di Pierina

Un primo aspetto che gli inquirenti hanno notato è stata l’eccessiva violenza dell’assassino che ha infierito con 17 coltellate su Pierina, quando ne erano bastate quattro per ucciderla.

Dopo queste osservazioni del medico legale, chi indaga si chiede se sia stato solo il timore che la vittima sopravvivesse e potesse denunciare l’aggressore, oppure se l’assassino covasse un forte rancore verso Pierina, unito al desiderio di vendetta. Probabilmente, se l’autore è stato lo stesso, temeva che si ripetesse quanto accaduto lo scorso maggio, quando il figlio della vittima era riuscito a sopravvivere all’aggressione, anche se ferito gravemente e incapace di ricordare cosa gli fosse accaduto.

Si indaga sulla moglie del figlio di Pierina e su un vicino di casa

Anche se non c’è ancora nessun indagato per il delitto di Pierina, nelle ultime ore l’attenzione degli inquirenti si è concentrata sulla nuora della vittima, che ha ritrovato il corpo dell’anziana.

Inoltre, i riflettori sono puntati su un vicino di casa, che vive nel condominio con la compagna e che sarebbe particolarmente legato alla moglie del figlio dell’anziana: infatti, sono state notate diverse ferite sulle sue braccia, che però avrebbe giustificato con una caduta dalla sua motocicletta. Inoltre, si parla di alcuni post pieni di rancore pubblicati dalla donna alcuni mesi fa sui social e poi rimossi.

Le perquisizioni a casa della nuora di Pierina e di suo fratello

Nei giorni scorsi la polizia scientifica ha perquisito l’appartamento, adiacente a quello della vittima, in cui vive la nuora. È stato utilizzato il luminol per trovare eventuali tracce di sangue non visibili a occhio nudo: si attendono i risultati degli accertamenti per avere ulteriori elementi utili alle indagini.

Infatti, Pierina potrebbe anche non essere stata uccisa nel luogo in cui il suo corpo è stato rinvenuto, ma ammazzata altrove e poi portata sulla rampa del garage, quando ormai era priva di vita. Si è saputo anche di una perquisizione effettuata nella casa del fratello della nuora della vittima a Riccione.

Un altro personaggio chiave di questa vicenda di cronaca è il figlio di Pierina, ancora ricoverato in una clinica privata di Rimini dopo l’aggressione subita lo scorso 7 maggio, quando è stato ritrovato sul ciglio della strada, poco distinte dalla sua abitazione, con diverse fratture al cranio e al viso. L’uomo, a distanza di mesi, è in precarie condizioni di salute e ha difficoltà a parlare: non sa spiegare cosa gli sia accaduto.

Si pensa che le due vicende siano strettamente collegate tra loro e che la stessa persona che ha ridotto in fin di vita il figlio potrebbe aver ucciso l’anziana, simulando anche un approccio sessuale finito male. Infatti, la donna aveva gli indumenti intimi slacciati, particolare fin da subito giudicato dagli inquirenti un trucco utilizzato dall’assassino per depistare le indagini.