"Io devo tutto a quel mondo, al mio paese, San Giorgio a Cremano, 5 chilometri da Napoli. Laggiù ho imparato cos'era la disoccupazione, ma anche a non rassegnarmi. Ho imparato a parlare, a fare "'o teatro" e non mi pare di essere cambiato molto da allora, anche se vivo a Roma". Massimo Troisi.

Vent'anni fa,  a 41 anni, ci lasciava il grande attore napoletano, una delle figure più celebri nel panorama comico degli anni '70 e '80.

Protagonista con Lello Arena e Enzo Decaro formò un trio chiamato "La Smorfia", dove la sua mimica e il suo modo di recitare, hanno fatto storia, in trasmissioni televisive come "Non Stop", "La Sberla", "Luna Park".

Autore di film celebri, come "Ricomincio da tre" (che lo porta al successo di pubblico e al botteghino), "Scusate il ritardo", "Non ci resta che piangere", "Pensavo fosse amore invece era un calesse", nelle sue pellicole ci ha deliziato con il suo modo malinconico e le sue battute, rimaste ancora oggi nell'immaginario collettivo, facendoci apprezzare la leggerezza della sua recitazione e della sua autoironia.

Celebri e fortunati anche i suoi sodalizi artistici; Ettore Scola, Marcello Mastroianni, Roberto Benigni, Francesca Neri, Amanda Sandrelli.

La consacrazione definitiva di Massimo Troisi avviene con il film "Il Postino", (con cui fu candidato all'oscar), del regista Michel Radford, nel quale l'attore ebbe bisogno più volte dell'aiuto di una controfigura per terminare le riprese, a causa della sua malattia, che gli procurava, fatica, malori e stanchezza.

E' proprio questa sua malattia cardiaca congenita, a portarlo alla morte il 4 giugno 1994.