Questa giornata internazionale della donnao com’è definita più comunemente, festa della donna, è una ricorrenza, natanegli Stati Uniti il 3 maggio del 1908 denominata Woman's Day.

Sull'onda di manifestazioni/ribellioni perle conquiste sociali e politiche e per la discriminazione e le violenze, vedonola sua consacrazione e celebrazione per opera del Partito Socialista americanoil 28 febbraio 1909 a supporto delle donne e del loro diritto al voto.

Seguiti anni più tardi da altri paesieuropei tra cui l'Italia, dove dal 1944 la ricorrenza è accompagnata da mimosecon il loro caratteristico colore giallo e il loro profumo intenso e dallaRussia che nel febbraio del 1917, vide scendere in piazza donne e operai permanifestare contro il governo e la carestia. 

Si tende a ricordarla e a identificarlatramite due avvenimenti tragici consumatisi a New York in due fabbriche, Cotton,esattamente l'8 marzo 1908 e la Triangle il 25 marzo 1911, dove a causa di dueincendi persero la vita rispettivamente 129 e 146 operaie per lo piùimmigrate. 

Peraltro del primo caso non vi è tracciaalcuna nella storia.

Nonostante tutto, ancora oggi, che laricorrenza per molti ha perduto quella sua connotazione di ribellione,lasciando il posto a una più consumistica e festaiola giornata da passarecon le amiche a cena, in discoteca, oppure altrove, siamo qui a parlarequotidianamente di donne, mamme, figlie, fidanzate, mogli costrette a subireviolenze fisiche, verbali, domestiche e morali, da parte di uomini che in nomedell'amore, vorrebbero prenderne possesso, dominarle e sottometterle e da partedi una società che molto spesso, a parte rari casi, relega le donne a ruoli dicomprimari.

Se bastasse un mazzetto di mimose e unafrase carina messa lì a far da cornice a questa giornata, non ci sarebbe piùbisogno di festeggiarla, perché la donna è donna non soltanto l'8 marzo, matutti i giorni dell'anno.

Soprattutto è un essere umano che cirimane accanto, ci accudisce e ci fa vivere come in un eterno limbo materno,sempre pronta a combattere per un ideale o per una libertà che negli anni, conrivoluzioni, guerre, perdite di vite si sono conquistate.

A tutte le donne del mondo auguri e buonafesta.