Il verdetto è stato comunicato da Steve Green, presidente della Giuria internazionale di selezione composta da 13 membri, sei italiani e sette stranieri, al ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini, che nella sua qualità di ministro della presidenza italiana dell'Unione Europea, ha annunciato che è Matera la città italiana designata come capitale europea della cultura per il 2019.

Insieme a Matera designata anche Plovdiv, in Bulgaria. La città dei sassi ha avuto la meglio sulle altre cinque italiane finaliste: Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia-Assisi e Siena. Un milione e mezzo di euro il premio assegnato alla città. La capitale europea della cultura è nata nel 1985 per promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico e culturale dei Paesi membri dell'Ue; la vittoria di Matera per il 2019 è la prima di una città del Sud, in precedenza l'onore era toccato a Firenze (1986) e Genova (2008).

Matera, il futuro germoglia tra i sassi di una città antica

Matera è città antichissima e la sua origine si perde nella preistoria: un groviglio di muri, facciate, terrazze affacciate sull'altopiano delle Murge, chiese rupestri e cattedrali barocche che precipita verso il fondo.

Un'architettura spontanea che ha meravigliato il mondo. A conclusione di un travaglio iniziato nel 1948, quando nasce la questione dei Sassi di Matera, sollevata da Palmiro Togliatti che eleva la città a simbolo della miseria contadina e di una "vergogna nazionale" e cinque anni dopo ripresa da Alcide De Gasperi, nel 1953 emana infatti una legge nazionale che stabilisce lo sgombero dei Sassi e la costruzione di nuovi quartieri residenziali. Nel 1980 fu parzialmente danneggiata dal terremoto dell'Irpinia e dalle scosse che seguirono. Nel 1986 una nuova legge nazionale finanziò il recupero degli antichi rioni materani, ormai degradati da oltre trent'anni di abbandono. Un'opera silenziosa e certosina degli artigiani lucani, capaci di riportare i Sassi alla sua natura autentica: un giardino di pietra che l'Unesco nel 1993 dichiara Patrimonio dell'Umanità.

Qui Pier Paolo Pasolini girò «Il Vangelo secondo Matteo», cogliendo la bellezza antica di Matera di un paesaggio surreale, quasi desertico, carico di misticismo, set naturale per rappresentare la Palestina di 2000 anni fa.

Festa a Matera nella centralissima Piazza San Giovanni, dove i cittadini si erano radunati davanti al maxi schermo allestito per la diretta dell'evento: all'annuncio di Franceschini la piazza è esplosa di gioia. Esulta la Città mentre risuonano le note dell'Inno alla Gioia. Presente tra la folla il presidente della regione Basilicata, Marcello Pittella: "Vince Matera. Stravince la Basilicata", il commento immediato. Lacrime di gioia da parte del sindaco della città dei sassi, Salvatore Adduce: "Ora possiamo essere un esempio per il sud, per l'Italia e un'offerta per l'Europa" dichiara il primo cittadino di Matera.