Che per i quotidiani italiani e non solo le condivisioni dei propri articoli siano ormai la norma è cosa risaputa e normalissima. Gli articoli dei quotidiani vengono a più riprese ribattuti e condivisi su tutte le piattaforme Social affinché i nostri amici virtuali, se interessati, possano leggerli e, magari, condividerli a loro volta, rendendo virale la notizia in questione.

Finora però a costituire un problema in questo tipo di diffusione dei contenuti dei giornali vi era il fatto che tali contenuti godevano di diritti "totalmente riservati" e ciò consentiva un corto raggio d'azione a quanti volessero condividere determinati contenuti.

La Stampa di Torino adotta la licenza Creative Commons

È notizia di oggi che il quotidiano La Stampa di Torino, organo di stampa di proprietà della famiglia Agnelli abbia deciso di adottare la licenza Creative Commons per quanto riguarda la condivisione dei propri contenuti in Rete. Questa licenza renderà più semplice e agevole condividere gli articoli del quotidiano della città della Mole.

Sparisce quindi dal fondo degli articoli la dicitura "Tutti i diritti riservati" sostituita dalla nuova "Alcuni diritti riservati". Se questo nuovo tipo di licenza che nei prossimi giorni verrà applicata anche ai contenuti dell'edizione online de La Stampa renderà, come si è detto, più agevole la condivisione degli articoli prevederà, com'è d'altronde giusto e doveroso, una serie di restrizioni. Queste restrizioni sono rese visibili agli utenti dalle sigle "By", "Nc" e "Nd". Queste sigle, che affiancheranno la sigla della licenza vera e propria "cc", significano, rispettivamente, che dovrà essere riconoscibile l'attribuzione della fonte (sigla By), che il contenuto non potrà essere utilizzato a scopi commerciali (sigla Nc) e che il contenuto non potrà essere utilizzato per realizzare opere derivate (sigla Nd).

Rispettate queste semplici regole gli utenti potranno condividere i contenuti sui propri canali Social. La licenza o meglio le licenze Creative Commons (cc) nascono nel dicembre 2002 e si ispirano alla filosofia copy-left che prevede la possibilità di condivisione, sia pur condizionata, dei contenuti. Le licenze Creative Commons, la cui ultima versione è la 4.0, si compongono di due parti. La prima parte mostra le libertà concesse all'utente di turno mentre la seconda indica le condizioni imposte all'utente per poter condividere i contenuti. Consultando la tabella delle varie sigle relative alle licenze Creative Commons si scopre poi che il tipo di licenza scelto e adottato dal quotidiano torinese è la più restrittiva in quanto prevede solamente la possibilità di scaricare e condividere i contenuti impedendone qualunque altro tipo di utilizzo.