“tra parole e musica” è il titolo dello spettacolo che cristiano godano sta portando in giro per l’Italia, in cui con chitarra e voce, si intervallano domande a brani dei marlene kuntz. Una atmosfera calda e conviviale quella di giovedì scorso a Taranto. Un gruppo di persone che stanno ad ascoltare e a commentare qui e li destandogli sorrisi e quel piacere di condividere una serata gioviale dove ci si racconta di tutto e un po’ sulla vita da musicista in Italia, anzi (come ci tiene a specificare Cristiano), di Cuneo.
Economista o musicista
“Mi sono laureato in Economia e Commercio. Non ci crederete ma questa scelta mi ha permesso di dedicarmi tanto allo studio della musica. Avevo tanto tempo da passare in sala prove non dovendo sottostare agli orari rigidi che un lavoro richiede. Ad oggi, se ci penso, credo che sarei stato un pessimo commercialista. Anzi, il peggiore in Italia. Menomale come è andata!”, ironizza Godano.
Chi è 'Il vile' oggi
Dall’ uscita nel 1996 de ‘Il vile’, oggi, ci si chiede chi potrebbe impersonare tale aggettivo. E Godano risponde: “Gli haters! Quella categoria di persone che impesta internet di commenti negativi, polemiche senza fondo e senza ascoltare alcuna risposta data come apertura al dialogo e al confronto”.
Internet e i suoi effetti collaterali
“Internet – prosegue - ormai ha segnato un cambio di rotta epocale della vita delle persone. Dalla mia esperienza di musicista, per esempio, ricordo che fino al 1996 arrivavano per posta cartacea solo pareri positivi. Erano persone che ci tenevano a dire la loro e a farti sentire ancora più gratificato del lavoro svolto, lasciando una impronta di se stessi tramite quell’inchiostro che esprimeva parte della personalità ed era un modo per far sentire la propria vicinanza al progetto che i Marlene Kuntz portavano avanti. Invece, oggi, arrivano prima le critiche dei complimenti e se provi a parlarci con questi haters, non ti danno ascolto!”. “Hanno la loro idea che nessuno può smuovere, nemmeno l’interessato in questione", sottolinea il cantante.
“Un altro effetto collaterale che ha provocato internet – continua - è la libera fruizione di musica, immagini e film. Una volta ne parlavo con Pierpaolo Capovilla, (leader de ‘Il teatro degli Orrori’) durante una intervista in cui lui sosteneva che fosse una bella innovazione, ma quando gli chiesi se gli fosse piaciuto suonare gratis, rimase di sasso e non seppe cosa rispondere. Questo per far capire – concludendo - che nessuno è contro la divulgazione della cultura, sotto ogni aspetto, ma non devono rimetterci gli addetti ai lavori!”. E’ così che parla Cristiano Godano, una persona che non ha peli sulla lingua e lo fa con gentilezza mettendosi e mettendo a proprio agio, su una sedia, con dietro piccole luci come neve, a fargli da sfondo.
Tale padre, tale figlio?
“Ho un figlio di 18 anni – racconta Godano - e non so ancora che strada percorrerà. Vorrei che crescesse da uomo leale e di cui andarne sempre fiero. Vorrei seguirlo nell’educazione universitaria, instradarlo secondo le sue aspirazioni. Spero solo che me lo permetta. Non sono un padre che stressa!”. Alla domanda se suo figlio fosse un supporter dei Marlene Kuntz o se fosse magari già nello staff esecutivo, risponde sorridendo: “Purtroppo no. Mio figlio ascolta musica che io non definirei tale ma magari col tempo capirà!”. Questo è Godano, il leader dei Marlene Kuntz. Ha permesso di far conoscere il lato umano del musicista levandosi quell’alone da divo introverso di cui spesso peccano gli artisti.