Il 1 ottobre, all’alba, è morto pierluigi cappello, nella sua casa di Cassacco, a Udine. Il poeta aveva 50 anni, ma era immobilizzato su una sedia a rotelle da quando ne aveva 16. È stata proprio la poesia ad aiutarlo a sopportare i momenti più difficili della sua vita, ma soprattutto è riuscito spesso a sorridere grazie ai suoi lettori, ai suoi fan, che hanno sempre trovato del tempo da dedicare alle sue poesie emozionanti.

Il dolore che lui ha dovuto sopportare durante la sua breve vita non è facile da capire per chi non lo ha mai sperimentato, ma sicuramente in parte traspare proprio dalle sue poesie, che gli hanno spesso donato le gioie che il destino non gli ha mai riservato.

La vita dolorosa di Pierluigi Cappello

Pierluigi Cappello era originario di Chiusaforte ed era nato a Gemona del Friuli nel 1967. Era il 1983 quando è rimasto paralizzato a causa di un incidente in moto. Oltre al danno ha dovuto affrontare anche la morte di un suo grande amico, coinvolto anche lui nell’incidente. Per anni, poi ha dovuto vivere in Friuli in una casa di legno decadente, per colpa del terremoto che aveva devastato tutta la zona.

Ricorda questi anni anche in una poesia, descrivendo il suo letto come “trasformato in un tappeto volante”.

La sua prima prova di narrativa era appena uscita, nel 2013, ed è stata intitolata “Questa libertà”, inserita poi nella storica collana “La Scala”. Sempre nello stesso anno era stato pubblicato “Azzurro elementare”, un’opera omnia poetica. Entrambe le opere per la BUR. L’anno successivo era uscito in libreria, invece, un libro per bambini, pubblicato questa volta da Rizzoli e con il titolo di “Ogni goccia balla il tango”.

I premi che si è aggiudicato Pierluigi Cappello

È lunghissima poi la lista dei premi vinti durante la sua vita: ha iniziato dal “Montale” nel 2004 con la poesia “Dittico”; per poi passare al “Viareggio-Rèpaci” nel 2010 per la poesia “Mandate a dire all’imperatore; poi si è aggiudicato il premio “Vittorio De Sica 2012” per la poesia, consegnatoli dal Presidente della Repubblica stesso; ricordiamo anche il “Maria Teresa Messori Roncaglia ed Eugenio Mari” per l’opera poetica, nel 2013 da parte dell’Accademia dei Lincei.

Nel 2014 poi ha vinto il premio Terzani.

A settembre 2013 gli è anche stata conferita la laurea honoris causa per la facoltà di Scienze della Formazione presso l’Università di Udine. Il dolore ha avvolto tutti i suoi famigliari, amici e lettori. Ma non solo: anche tutte le autorità che fanno parte delle istituzioni del Friuli Venezia Giulia.