Il modo in cui Tadej Pogacar ha messo le mani sulla maglia iridata ha dettato scalpore anche tra i suoi avversari. Nella corsa in linea che ieri ha chiuso la settimana dei Mondiali di Ciclismo di Zurigo, il fenomeno sloveno è partito all'attacco quando ancora mancavano cento chilometri all'arrivo. Dopo aver sfruttato per un po' il lavoro del gregario Tratnik, ed aver condiviso una piccola parte della fuga con il compagno di club Sivakov, Pogacar è rimasto tutto solo a cinquanta dall'arrivo. Nonostante l'inseguimento orchestrato dal Belgio, gli attacchi di Evenepoel e Van der Poel e il lungo sforzo solitario, Pogacar ha chiuso la corsa con una vera celebrazione del suo ruolo di incontrastato numero uno del ciclismo attuale.

A fine corsa, Mathieu Van der Poel ha raccontato di aver visto lo scatto del rivale a cento chilometri dall'arrivo, ma di aver pensato che fosse un'azione impossibile. "Ho pensato che stesse buttando via le sue possibilità di vincere il Mondiale" ha dichiarato il campione uscente.

'Una buona prestazione su un percorso del genere'

Nonostante il passaggio di consegne in favore di Pogacar, Mathieu Van der Poel è apparso soddisfatto al termine della corsa e non ha potuto far altro che ammettere la superiorità del rivale ed applaudire alla sua impresa. "Pensavo che stesse buttando il Mondiale, poi abbiamo scoperto che non era così" ha spiegato il campione olandese, che per un attimo ha creduto di poter riaprire la corsa al titolo nell'ultimo giro.

Pogacar è infatti sembrato patire una leggera flessione ad una ventina di chilometri dall'arrivo, ha cominciato a voltarsi frequentemente e questo ha consentito al gruppetto con Van der Poel e Evenepoel di riavvicinarsi sensibilmente. Senza comunicazioni radio con l'ammiraglia, i corridori non avevano una chiara e continua fotografia della corsa, ma VDP ha trovato motivazione dalle indicazioni degli addetti.

"All'improvviso ci hanno mostrato un cartello che diceva che eravamo a 35 secondi. Per un po' sembrava che ci stessimo avvicinando, poi lui ha riguadagnato di nuovo. Penso che sia stata una delle corse più difficili che abbia mai fatto" ha commentato Van der Poel.

Nel finale, il capitano dell'Olanda è andato comunque a sprintare per cogliere la medaglia di bronzo.

"Volevo uscire da qui con una medaglia" ha dichiarato VDP, ritenendo di aver superato l'esame di questo Mondiale dal dislivello degno di una tappa di montagna. "Sono soddisfatto, ho fatto una buona prestazione su un percorso del genere" ha commentato Van der Poel.

Moerenhout: 'Pogacar eccezionale'

Dello stesso parere è stato il Ct della nazionale olandese Koos Moerenhout. Il tecnico orange ritiene che sia stato Pogacar a fare qualcosa di straordinario anche per il suo standard e che non si potesse fare niente per contrastarlo. "Il percorso era molto difficile, abbiamo visto un Van der Poel molto forte" ha commentato Moerenhout.

"Non dobbiamo dimenticare che la corsa è esplosa presto per l'attacco di Pogacar.

Mathieu è un vincente e corre solo per vincere. Dopo la ricognizione abbiamo detto che poteva farcela se avesse avuto una giornata super, ma che tutto dioendeva anche da cosa avrebbero fatto gli avversari. Ci siamo imbattuti in un Tadej Pogacar eccezionale. È stata una cosa senza precedenti, davvero senza precedenti. Se qualcuno è migliore, puoi accettare il risultato. Allora puoi e dovresti essere soddisfatto del bronzo" ha commentato il tecnico dell'Olanda.