Dopo anni di annunci, nei quali numerosi autori avevano messo mano sul progetto per poi abbandonarlo, questa volta sembrerebbe quasi ufficiale la produzione e l'uscita in sala del remake di Scarface.

Un remake annunciato tempo fa

La pellicola sarà sceneggiata dai fratelli Coen, Joel e Ethan, autori premi Oscar di Fargo e di Non è un paese per vecchi. Esiste già una data americana, più che altro ufficiosa, il 10 agosto 2018.

Ufficiosa anche a causa dell'assenza di un regista, non ancora confermato nonostante i molteplici nomi emersi, che potrebbe far posticipare la data di uscita. Tutto il contrario invece per il ruolo dell'attore principale, il quale sembrerebbe essere proprio Diego Luna, ormai sulla via dell'ufficialità.

Proprio come lo Scarface di Brian De Palma che aveva cambiato protagonista, location e anno di ambientazione dell'omonimo film del 1932, il remake del 2018 stravolgerà ancora una volta i fatti, confermando quello che oramai è divenuto un modus operandi.

Proprio così, anche perchè il nuovo film sarà ambientato in una Los Angeles dei giorni nostri e il protagonista sarà un immigrato messicano di nome Tony.

Non resta che attendere la sua probabile uscita e valutare di persona l'operato della produzione, sulla quale grava un peso importante.

Scarface, il cult senza tempo e il grande successo

Scarface è un film del 1983 diretto da Brian De Palma, scritto da Oliver Stone e remake dell'omonimo lungometraggio diretto da Howard Hawks targato 1932.

Le sostanziali differenze rispetto al capostipite, come già accennato prima, risiedono nella location e il periodo storico in cui sono ambientate le vicende, si passa quindi da una Chicago all'epoca del proibizionismo a una Miami anni '80 in preda all'esodo dei cubani.

Il film vanta di un cast artistico importante dove spiccano su tutti Al pacino e Michelle Pfeiffer e di una colonna sonora composta dal maestro italiano Giorgio Moroder, il quale compose tracce molto crude, d'impatto e all'altezza del susseguirsi delle vicende, esaltando gli stati d'animo come la malinconia, la rabbia e l'euforia.

Scarface incassò 65 milioni di dollari e divise la critica in elogi positivi, compresi quelli di Martin Scorsese, e pesanti critiche e censure a causa del linguaggio adoperato e dalla violenza proposta.

In via definitiva, con i suoi 170 minuti di durata conquistò il pubblico dell'epoca e soprattutto quello moderno, divenendo un vero e proprio cult, tanto da ritagliarsi spazi sul piccolo schermo sempre più frequenti.

Negli anni a seguire, oltre le numerose citazioni cinematografiche e non, uscirono due videogames basati sul film, uno in particolare, Scarface:The world is yours, metteva il videogiocatore in una posizione ambita dalla maggior parte di coloro che avevano visionato il film, cioè quella di permettere a Tony Montana, il protagonista, di sopravvivere all'amaro finale e meditare vendetta contro Sosa.