Tutto era cominciato con le parole al veleno di Tupac Shakur, nel 1996, soltanto pochi mesi dopo l’uscita dell’eterna “California Love”: appena pubblicato il titanico doppio album “All Eyez on Me”, il compianto rapper di East Harlem non aveva esitato ad insultare Dr. Dre in un largo numero di interviste, accusandolo di essersi preso il merito di aver prodotto il suo album, nonostante avesse passato non più di un paio di settimane in studio a lavorare.

Da allora, sono stati diversi i detrattori (tra un mare di devoti fedeli, va detto) che hanno descritto il miliardario produttore di Compton come un personaggio piuttosto furbo, dall’etica lavorativa ambigua, tendente a mostrare il petto con orgoglio per opere create in prima persona solo in minima parte.

L’intervista

Charlamagne tha God, l’host del popolare show radiofonico The Breakfast Club (in onda sull’emittente hip-hop Power 105.1), è conosciuto per essere particolarmente a suo agio nel trattare le controversie durante il suo programma (con il compiacente benestare di chi monitora i dati d’ascolto), e nella puntata di ieri non ha esitato a chiedere conto di questa controversa curiosità a Scott Storch, un collega che conosce molto bene l’ex MC degli N.W.A (per intenderci, è suo il popolarissimo riff di piano in “Still D.R.E.”).

“Dre è molto presente durante il processo creativo”, ha spiegato Storch. “È straordinariamente tecnico. Lo vedi arrivare in studio con gli equalizzatori e questi pazzi compressori che si usavano negli anni settanta. Programma i beat, è questo quello che fa. Tutta la roba che abbiamo fatto insieme, è stato lui ad orchestrarla”.

Progetti futuri

Nonostante la collaborazione tra i due rinomati produttori sia stata, ad oggi, piuttosto sporadica (complice anche la scarsa propensione di Dre a pubblicare album da solista), Storch ha confessato in diretta a Charlamagne che qualcosa, tra i due, pare muoversi: “Stiamo per collaborare a qualcosa di nuovo”, ha dichiarato il beatmaker nativo di Long Island, con un sorriso.

“Gli ho parlato giusto qualche giorno fa”.

Per quanto il suo basso profilo non l’abbia reso uno dei personaggi più riconoscibili, la scena musicale statunitense (non solo quella hip-hop) deve moltissimo a Scott Storch: tra le sue produzioni più popolari, oltre a “Still D.R.E.”, è d’obbligo menzionare i singoli “Fighter” di Christina Aguilera, “Poppin’ Them Thangs” della G-Unit, “Dangerously in Love” e “Naughty Girl”, entrambi di Beyoncé; rinomata, inoltre, la sua prolifica collaborazione con i Roots, oltre agli sterminati contributi disseminati nelle discografie di un larghissimo ed eterogeneo numero di artisti.