Per molti anni, la versione più accreditata – e quella propugnata dal diretto interessato – era che il guru della scena hip-hop contemporanea, Lil Wayne, all’età di 12 anni e ancora residente nella lontana New Orleans (Louisiana), si fosse sparato accidentalmente in petto. Una versione che, in seguito alla confessione, ha spesso causato l’ilarità del pubblico, più che lo spavento e l'incomprensione per un gesto tanto ingenuo.

Ora, però, con l’uscita del suo ultimo disco, 'Tha Carter V' (pubblicato su etichetta Young Money lo scorso 28 settembre), Wayne sembra essere intenzionato a fare dietrofront sulla questione, facendo assumere ad essa caratteri ben più drammatici rispetto a quelli che la versione precedente dei fatti ci aveva fatto credere: quel nefasto episodio dell’infanzia, infatti, non avrebbe avuto luogo per puro caso, ma sarebbe stato un vero tentativo di suicidio da parte dell’allora giovanissimo rapper.

La nuova versione dei fatti

A raccontare la nuova ed inedita versione dei fatti è proprio lo stesso Lil Wayne, che nella canzone 'Let It All Work Out' (tratta dalla sua ultima fatica discografica) sceglie di annunciare al mondo la sua verità, tenuta nascosta per decadi.

'Ho trovato la pistola di mia mamma, dove la teneva sempre nascosta”, racconta Wayne nel terzo verso del brano. “Piango, la punto alla mia testa e ci penso. Nessuno era a casa per fermarmi, poi ho chiamato mia zia, ho riattaccato il telefono e ho quindi puntato la pistola sul mio cuore. Ho sparato, e mi sono risvegliato con il sangue tutto intorno a me. Non scherzo, stavo morendo. Dio, però, mi è venuto in soccorso, mi ha dato una nuova vita e mi ha reso un profeta'.

La precedente versione

Quest’ultima confessione, comunque, diverge pesantemente rispetto a quanto Lil Wayne aveva affermato soltanto poco tempo, quando – intervistato da Chris Connelly, su MTV – aveva candidamente dichiarato: 'Avevo fumato tantissima erba. Ero giovane e fuori di testa, e mi ero messo a giocare con una pistola.

Non sapevo che, quando togli il caricatore dalla pistola e la carichi, un proiettile rimane comunque dentro. E non sapevo neanche che la pistola fosse stata caricata. Quindi, giocando, mi sono sparato. E’ stato pazzesco'.

A conferma della confusione che orbita intorno a questa vicenda ci sono le parole della madre del rapper, Jacida Carter, che nella penultima traccia di 'Tha Carter V', intitolata “Used 2”, racconta di non sapere lei stessa se quello di oltre vent’anni fa fosse un tentato suicidio o una pericolosa bambinata. E’ molto probabile che una versione definitiva e attendibile della storia, a questo punto, non si avrà mai.