E’ una storia piuttosto triste, ma anche carica di retorica mistica, quella che il sito scandalistico statunitense TMZ ha riportato recentemente sul proprio sito: secondo quanto dichiarato da fonti attendibili, infatti, il compianto rapper XXXTentacion (ucciso nel corso di una rapina, a soli vent’anni, lo scorso giugno) sarebbe passato a miglior vita senza sapere che la sua voce – registrata in separata sede e per scopi mai definiti – sarebbe finita su “Tha Carter V”, l’ultimo ed acclamatissimo album di Lil Wayne.
Il fatto
La fonte in questione è il poco conosciuto produttore Z3n, un ventiduenne della Florida che, interrogato da TMZ, ha rivelato di aver registrato alcune tracce vocali con XXXTentacion nel corso di un’anonima sessione in studio, lo scorso febbraio; quel materiale sarebbe poi stato passato per alcune paia di mani prima di arrivare alla consolle di Lil Wayne, il quale avrebbe utilizzato la voce – straziata e piena di pathos - del giovane collega scomparso come ritornello per un suo pezzo, dall’enigmatico titolo “Don’t Cry”, seconda traccia di “Tha Carter V”.
Sfortunatamente per il tormentato artista di Plantation, le registrazioni di cui era protagonista sono rimaste a prender polvere – incompiute – sugli scaffali di casa di Z3n per parecchio tempo, e soltanto due mesi dopo la sua morte, ad agosto di quest’anno, quegli angosciosi lamenti hanno potuto prendere forma e trasformarsi in parte integrante di una delle canzoni più toccanti del disco hip-hop più atteso dell’anno.
Frutto della casualità
Oltre all’intraprendenza e la lungimiranza dei produttori che hanno reso possibile questa collaborazione postuma tra Lil Wayne e XXXTentacion (oltre allo sconosciuto Z3n, sono degni di ringraziamento l’ingegnere del suono Ben Billions e i funzionari della Republic Records), c’è anche da porre l’accento sull’imprevedibilità del caso: l’intenzione originaria di Z3n, infatti, a colloquio col produttore che avrebbe creduto nelle potenzialità di quella breve sessione, era di fargli ascoltare altra musica; il file audio contenente la voce di X venne quindi fuori quasi casualmente, ed un’unica riproduzione fu abbastanza per mettere in moto la macchina organizzativa di cui sopra.
Soltanto pochi giorni fa, interrogato sull’argomento dal conduttore televisivo Elliott Wilson, è stato lo stesso Lil Wayne ad ammettere di non aver mai sentito parlare di XXXTentacion fino al momento in cui la sua voce è finita su “Don’t Cry”, e di non aver potuto fare a meno di includerla sul suo disco dopo un solo – attonito – ascolto.