Il regista Dario Argento, ospite di Caterina Balivo nel programma Vieni da me, ha spiazzato tutti facendo una confessione sorprendente: ha ammesso di essere stato perseguitato da alcuni stalker, sia in America che in Italia. Proprio per questo il maestro dell'horror si è trovato in preda al timore di essere assassinato. L'artista ha poi spiegato che per fortuna gli stalker desistevano dai loro intenti criminosi, come “stufandosi” della loro stessa persecuzione, ma nel frattempo riempivano ugualmente la sua vita di grande angoscia e sofferenza.

Le parole del regista sono ancora più sorprendenti se si pensa che Argento è considerato il re per eccellenza del genere horror: una vera ironia della sorte che proprio lui abbia dovuto sopportare una delle paure umane più terribili ed ancestrali.

Dario Argento e la figlia Asia

Nel corso dello stesso programma inoltre, Dario Argento ha potuto ascoltare un messaggio della figlia Asia che gli ha rivolto parole molto affettuose e dolci. Lui e sua figlia hanno vissuto, come lui stesso ha raccontato, un periodo molto complicato, fatto di problemi di salute (il registra ha subito la frattura di un arto) e problemi personali di vario genere, tra i quali, ha spiegato Argento, rientrano fatti privati di Asia e i suoi problemi sentimentali, come la rottura con Fabrizio Corona.

Un nuovo film in lavorazione?

Ma per fortuna la vita continua e con essa anche i progetti lavorativi. Solo poche settimane fa infatti, il regista era alla mostra fotografica Tagli di luce e in questo contesto lo stesso regista, parlando con i cronisti presenti, ha annunciato la possibilità di una sua nuova opera horror. Non ha voluto però entrare nei particolari né aggiungere altro. Gli amanti dell'horror sono ugualmente avvisati.

Nell'attesa della nuova opera intanto gli amanti del genere possono godersi il rifacimento di Suspiria diretto da Luca Guadagnino, già molto applaudito al lido di Venezia. Guadagnino è stato stato senza dubbio coraggioso a mettere in scena un film del genere, che va a rimaneggiare il cult del 1977.

Nella storia del Cinema e dell'arte in genere non sempre operazioni come questa vanno a buon fine, il rischio di andare a toccare corde sensibili nell'immaginario collettivo è molto alto. D'altronde l'arte, senza coraggio, non ha ragione di esistere. Vedremo dunque se il nuovo Suspiria sarà all'altezza del precedente, diventando una nuova pietra miliare nella storia del cinema.