Sono ormai passati quasi 30 anni da quel 20 novembre 1989 che vide la morte di Leonardo Sciascia, scrittore, giornalista, poeta, drammaturgo e maestro siciliano, e finalmente la casa di questo autore anticonformista sembra aver trovato la sua strada.
Corteggiata negli anni e rimasta in vendita, la casa di Racalmuto viene finalmente salvata e acquistata da un vero e proprio mecenate per essere trasformata in una casa-museo: una nuova tappa della cosiddetta ‘Strada degli scrittori’ che unisce i luoghi più significativi legati ai grandi autori siciliani.
La casa di Racalmuto che ha visto formarsi Leonardo Sciascia
La casa di Racalmuto, in provincia di Agrigento, è quella che ha visto Sciascia ragazzino e in cui questi è tornato a vivere fino al 1958 per lavorare al Consorzio dell’Ammasso del grano e poi come maestro di scuola primaria. È la casa delle sue zie, alle spalle dell’amato Teatro Regina Margherita (diretto da Andrea Camilleri, deceduto lo scorso 17 luglio) e non lontana dalla chiesa di Santa Maria del Monte: qui, da piccolo, Sciascia legge, vive circondato dalle molteplici storie di paese e forma quella personalità che lo renderà famoso e uno dei più grandi scrittori del Novecento.
È una casa che Sciascia non dimenticherà mai e di cui parlerà in diverse sue opere, tra cui ‘Le parrocchie di Regalpetra’, ‘La Sicilia come metafora’ e ‘Gli zii di Sicilia’ e per ben 30 anni dalla sua morte è rimasta in vendita, in stato di abbandono, voluta da tutti ma al contempo con un destino incerto.
Simbolo, iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia e fortemente voluta nel 2014 dall’ex sindaco Emilio Messana per essere fatta bene culturale dello Stato, ora viene salvata dall’oblio.
La casa-museo di Sciascia nella ‘Strada degli scrittori’
Il 'salvatore' è Pippo Di Falco, un intellettuale di Recalmuto con una grande passione per i Libri e la cultura, che ha conosciuto davvero Sciascia e che vuole trasformare la sua casa in una vera e propria casa-museo.
Il suo progetto per la casa al numero 39 della via che oggi porta il nome dello scrittore è quello di costruire un archivio di intellettuali e autori siciliani, conservando al contempo al suo interno gli arredi originali, oggetti, preziosi libri e riviste legati a Sciascia stesso e in più circa 80 mila titoli di sua proprietà.
La casa di Sciascia verrebbe così inserita come nuova tappa di quella ‘Strada degli scrittori’ che lungo la SS 640 si snoda per tutta la Sicilia, toccando i luoghi vissuti e narrati dai grandi autori siciliani come Pirandello, Tomasi di Lampedusa e Camilleri.
Il progetto è in divenire, al momento l’abitazione può essere visitata gratuitamente su appuntamento, ma finalmente la casa dell’autore de ‘Il giorno della civetta’ sembra aver trovato il suo ruolo nel mondo anche dopo la morte del suo illustre proprietario.