Il debito pubblico italiano è stato oggetto di analisi dagli esperti del Washington Post, uno dei più autorevoli quotidiani generalisti degli Stati Uniti. Secondo l'articolo di Matt O'Brien "L'Italia sarebbe la bomba ad orologeria d'Europa".

A mettere in cattiva luce il futuro italiano, secondo l'articolo, è senza dubbio il debito pubblico, ma anche uno squilibrio nella domanda e nell'offerta, ossia rispettivamente nella difficoltà di aprire nuove imprese, ampliarle ed infine licenziare le persone.

Il costo del lavoro è alto e questo si riflette sul costo finale del prodotto, non competitivo rispetto alle altre economie mondiali. Tutte queste difficoltà strutturali "rendono le economie sclerotiche anche in tempi buoni, e spacciate in quelli cattivi".

Il Washington Post ha inoltre evidenziato come l'economia italiana sia cresciuta soltanto del 4 percento da quando è stato introdotto l'euro e che questo problema alla lunga possa far chiedere agli italiani se sia o meno opportuna la permanenza all'interno dell'Eurozona.

Anche per questo "l'Italia è il vero problema dell'Eurozona e non la Grecia".

Secondo il Washington Post, infatti, sia la Grecia che il Portogallo, seppur dopo gli aiuti della troika, stanno dando segnali di ripresa, mentre l'Italia no. Secondo la testata americana "l'Italia non si sta riprendendo per niente". La crescita prospettata dall'Italia è molto bassa (0,5 percento nel 2015) e rende insostenibile il debito pubblico, che negli ultimi rilievi si è attestato a 2134 miliardi, in un trend di crescita costante (secondo alcune stime salirebbe del 4 percento all'anno). 

A questo debito, va detto, vanno aggiunti gli almeno 60 miliardi che il nostro Paese ha destinato per mettere un tampone alla crisi degli altri stati europei. Mentre per risolvere i propri problemi nessun aiuto economico è stato ricevuto, né per pagare i propri debiti né per salvare le proprie banche, come ad esempio è successo alla Spagna.

Al contempo il nostro Paese, oltre a pagare tutti i suoi debiti, sta onorando anche gli interessi dovuti ai debitori, che secondo stime ammontano a circa 100 miliardi l'anno.

La stagnazione economica italiana, però, rimane effettivamente uno dei più grandi problemi dell' Eurozona, visto che si tratta della terza economia più importante. L'Italia però non è l'unica grande economia ad essere considerata una bomba per l'Europa. Nel novembre del 2012 il settimanale inglese "The Economist" dedicò la sua copertina alla Francia mostrando un candelotto a forma di baguette cinto da una bandiera francese con scritto: "La bomba ad orologeria nel cuore dell'Europa". La tesi del giornale britannico, a cui seguirono numerose polemiche da parte del governo francese, furono che le riforme messe in atto sotto la presidenza socialista di François Hollande fossero poco ambiziose e controproducenti.