Il 18 agosto, con l'entrata in vigore della nuova Legge Europea 2014 (legge n. 115/2015), è stato modificato il codice del turismo per quel che concerne la tutela dei consumatori in caso di dissesto del tour operator o dell'agenzia di viaggi. Prima di tale modifica, i turisti erano tutelati dal Fondo Nazionale di Garanzia, che in caso di fallimento o insolvenza del tour operator o dell'agenzia di viaggi, garantiva il rientro in patria e il rimborso della somma versata per pagare il pacchetto vacanze.

Da gennaio, invece, diremo addio al Fondo Nazionale di Garanzia, che sarà sostituito da polizze assicurative e garanzie bancarie.

Dal 1° gennaio 2016 polizze obbligatorie e nessun'assistenza statale

Dal 1° gennaio 2016, il Fondo Nazionale di Garanzia cesserà di tutelare i turisti, e sarà obbligatorio, per le agenzie di viaggi e i tour operator, la predisposizione di polizze assicurative o garanzie bancarie. Infatti, secondo quanto riportato dal sito ufficiale della Federconsumatori, conseguenza della nuova normativa sarà: "La sostituzione del Fondo nazionale di garanzia, per i viaggi organizzati quale che ne sia la destinazione, con polizze assicurative o garanzie bancarie che, in caso di insolvenza o fallimento dell'organizzatore o del venditore, garantiscano al viaggiatore il rimborso del prezzo versato per l'acquisto del pacchetto di viaggio e il rientro immediato del turista''.

Invece, per i pacchetti di viaggi acquistati entro il 31 dicembre 2015, continuerà a sussistere l'assistenza statale fornita dal Fondo Nazionale di Garanzia.

Si rischia di far gravare i costi sul consumatore

Subito dopo l'entrata in vigore della Legge Europea 2014, la Federconsumatori si è fatta sentire, sottolineando i lati positivi, ma anche soprattutto i lati negativi della nuova normativa. Secondo la Federconsumatori, mentre sono indiscutibili i vantaggi che ne possano derivare, connessi alla immediatezza e alla sicurezza del rimborso, dall'altro lato si prevede un aumento dei pacchetti turistici. Infatti, onerando le imprese di tali costi (dovuti alla stipula di polizze assicurative), si rischia di far gravare la spesa sul consumatore finale. Per tali motivi, la Federconsumatori , insieme alle altre associazioni a tutela dei consumatori, ha richiesto un incontro con il Ministro per chiarire la situazione.