C’è grande entusiasmo per il debutto della Ferrari a Wall Street. Non ci sono ostacoli di sorta per il piazzamento della società nei listini dell’indice NYSE, acronimo di New York Stock Exchange. La proprietà collocherà sul mercato il 10% del valore del marchio e si farà chiamare RACE, come voluto da Marchionne, che inizialmente avrebbe optato per l’indisponibile RED. Alla griglia di partenza ci sarebbe già il tutto esaurito per le prenotazioni.

Il valore di collocamento verrà stabilito già nella giornata di oggi, 20 ottobre, mentre le contrattazioni vere e proprie partiranno domani. La finanza non è solitamente semplice per le new entry e la quotazione di partenza sarebbe piuttosto elevata, quindi gli investitori seguiranno con molta attenzione i risultati iniziali del titolo.

Visto che il prezzo oscillerebbe tra 48 e 52 dollari ad azione, il valore complessivo del brand arriverebbe a 9,8 miliardi di dollari. FIAT Chrysler Automobiles, proprietaria delle quote, prevede di cedere un decimo del totale del pacchetto azionario. Sebbene molti esperti abbiano stimato congruo un valore tra i 5 ed i 7 miliardi, Sergio Marchionne spera di arrivare a 13,5 miliardi.

Il marchio Ferrari è molto pregiato, ma il collocamento delle azioni presenta dei rischi

L’esordio in borsa non è privo di incognite poiché, nonostante le piazze borsistiche si siano riprese, il mercato delle offerte pubbliche iniziali (Ipo) è oscillante. Altre società come Digicel Group, Albertsons e Neiman Marcus, hanno cancellato l’ingresso in borsa o sono state costrette a procrastinarlo causa motivi contingenti. Marchionne precisa, però, come la “griffe” del Cavallino Rampante faccia storia a sé stante. Nonostante la crisi finanziaria abbia messo in difficoltà altre case automobilistiche ed altri marchi del lusso, la Ferrari ha registrato cali di fatturato solo nel 2009, per poi riprendersi rapidamente.

Le azioni Ferrari andranno a ruba

Fonti finanziarie vicine alla borsa, dicono che le riunioni con gli investitori istituzionali hanno dato buon esito e i titoli andranno a ruba in un lampo. La domanda è molto alta e l’offerta non riesce a colmarla. La Rossa di Maranello ha presentato il bilancio del 2014 in positivo di 265 milioni di euro, incassando una cifra complessiva di 2,76 miliardi di euro, derivanti anche dalla vendita di 7.255 vetture.

Come sempre il Cavallino continuerà a pagare le tasse in Italia

In occasione dell’edizione 85 del Salone dell’Auto di Ginevra, l’amministratore delegato di Fca e Ferrari Sergio Marchionne, ha dichiarato che la casa automobilistica continuerà a produrre auto e fare profitti in Italia.

Anche le imposte saranno versate all’erario del “bel paese”. Marchionne precisa che non bisogna confondere la quotazione negli Stati Uniti e le azioni scambiate in borsa con il domicilio della società.