I giornali si occupano di politica e, molte volte, danno una mano a risollevare il nostro paese dalla crisi, le buone notizie vengono riprese e pubblicizzate al fine di dare una spinta alla ripartenza e si mette in evidenza ogni novità che possa suscitare entusiasmo ed infondere ottimismo. Le notizie diffuse dalla Confesercenti ci dicono che invece nel commercio c'è ancora tanto da fare per venir fuori dalla crisi in cui è precipitato il settore e che il guado non lo abbiamo ancora superato del tutto, manca poco per venirne fuori.

Da un'indagine dell'associazione citata, circa 627 mila botteghe (locali commerciali), sarebbero rimaste chiuse: una ogni quattro. Addirittura, in alcune periferie, le saracinesce abbassate arriverebbero al 40% del totale.

Migliora il credito alle famiglie

Molti attribuiscono questa crisi dei locali commerciali agli affitti elevati, ma forse le motivazioni sono più complesse. Notizie provengono anche dalla Banca d'Italia: secondo la stessa, per il mese di agosto il credito alle famiglie è aumentato dello 0.3%, mentre quello alle imprese è diminuito dello 0,8%. Notizie che fanno pensare ad una faticosa rimessa in moto.

Dello stesso parere è il nostro Ministro dell'Economia, prof. Pier Carlo Padoan, secondo cui "L'Italia sta uscendo dalla crisi, i numeri sono incoraggianti, sia in termini di crescita, sia in termini di occupazione e di redditi delle famiglie, che stanno dando sostegno alla ripresa e agli investimenti delle imprese". Si  assiste anche in questi giorni all'altalena delle proposte sulle pensioni. La soluzione dev'essere consona alle nostre possibilità, fermo restando la necessità di risolvere i problemi di emergenza, quali esodati ed Opzione Donna, per il resto bisogna optare per soluzioni a costo zero.

Ha raccolto molto consenso la proposta che sembrava possibile nei giorni scorsi, e cioè quella del prestito da concordare con l'azienda, con ulteriori aggiustamenti.

Si tratta di una proposta sostenibile e che, se messa a punto nel modo giusto, e cioè dando all'azienda la possibilità di pagare i 18-24 mensilità in modo scaglionato, potrebbe incontrare una reciproca convenienza. Bisogna però usare un linguaggio più chiaro nei confronti dei pensionandi, per evitare che si creino delle aspettative.