Nuovi provvedimenti per l'opzione contributivo donna e settima salvaguardia per gli esodati devono essere inseriti nella prossima Legge di Stabilità. Si evince dalle recenti dichiarazioni del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, che ha spiegato la necessità di introdurre nuovi elementi nella manovra al fine di assicurare un futuro pensionistico agli esodati rimasti penalizzati dalle rigide norme contenute nella Riforma Fornero.

Risolvere il problema esodati con i risparmi del Fondo

Intanto, il Ministro dell'Economia Padoan e il Ministro del Lavoro Poletti sono ancora impegnatiper arrivare a una soluzione al problema che negli ultimi anni ha coinvolto centinaia di migliaia di lavoratori.

L'obiettivo principale del Governo, infatti, è concedere una maggiore flessibilità in uscita modificando alcune norme in materia previdenziale senza cancellare definitivamente la Legge Fornero. Secondo il deputato del Partito Democratico Damiano, il problema esodati potrebbe essere risolto utilizzando i risparmi stanziati nel Fondo Esodati mentre l'Opzione Donna non avrebbe bisogno di ulteriori coperture. "Il ministro Poletti parla dell'esigenza di trovare un equilibrio nei conti", ha affermato Damiano.

Ecco cosa prevede la proposta di Damiano

Stando a quando riportato sul quotidiano "Leggi Oggi", infatti, oltre ai costi da sostenere per apportare le modifiche alla precedente riforma pensionistica occorre considerare anche i risparmi che derivano dal taglio sull'assegno previdenziale pari al 30% per più di 18 anni.

Ancora aperto il capitolo sulla flessibilità in uscita, argomento che dovrebbe essere affrontato nella prossima Legge di Stabilità. Prende ancora piede l'ipotesi elaborata da Cesare Damiano riguardante l'uscita anticipata a partire dai 62 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi pena una riduzione dell'assegno pensionistico sino alla soglia massima dell'8%.

In alternativa, si potrà uscire dopo il raggiungimento dei 41 anni di contribuzione indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni. "La stiamo sostenendo dalla scorsa legislatura: anche in questo caso, calcolando la sua applicazione con l'aspettativa di vita media di oltre 84 anni, si ottengono dei risparmi e non dei costi", ha concluso.