La nuova legge di Stabilità, che ha portato grandi rivoluzioni tra cui l'inserimento del canone Rai in bolletta, vede anche la ristrutturazione delle tassazioni sugli immobili. Per il 2016 Imu e Tasi cambiano sia per chi possiede solo la prima casa che per chi possiede più immobili. Le principali variazioni riguardano coloro che possiedono un immobile adibito ad abitazione principale e per chi è in possesso di terreni agricoli oppure ha ceduto la propria abitazione in comodato d'uso ai parenti stretti.

Le novità sulla Tasi

Come annunciato da Renzi alcuni mesi fa è stata definitivamente abolita la Tasi sugli immobili adibiti ad abitazione principale ammesso che non rientrino nelle categorie di lusso oppure si tratti di castelli, in questi casi il tributo si pagherà come negli anni precedenti al 2016. Altri soggetti che godranno dell'abolizione della Tasi sono gli inquilini e coloro che hanno dovuto cedere l'immobile al'ex coniuge e nel caso di immobili che risultino intestati a personale delle Forze dell'Ordine che venga trasferito per motivi di servizio. In merito alla tassa sui servizi indivisibili l'alleggerimento per le tasche degli italiani è stato consistente.

Novità sull'Imu

Vediamo il caso della controversa Imu: non dovrà essere pagata alcuna tassazione sull'immobile che risulti essere prima casa, a patto come per la Tasi che non appartenga a categorie di lusso. Cade però la possibilità di vedere assimilata all'abitazione principale l'unità immobiliare ceduta in comodato a parenti diretti, a seconda delle delibere comunali, che dal 2016 sarà tassata per un valore scontato del cinquanta per cento. Prestate attenzione però. Per usufruire dell'agevolazione per il comodato è necessario a partire dal 2016 che vi sia un contratto regolare di cessione dell'immobile in comodato e che il soggetto interessato risieda effettivamente nei pressi dello stesso e possieda un solo immobile.

Saranno poi esentati dal pagamento dell'Imu tutti i terreni agricoli che sono disposti all'interno dei comuni montani e da questo 2016 anche quelli che risultano essere in possesso di coltivatori diretti.