L'acquisto dell'Inter da parte del gruppo cinese Suning è l'ultimo di una lunga serie di investimenti cinesi in Italia, che sono in costante aumento, e spaziano dalla finanza (Unicredit, Intesa Sanpaolo e Mediobanca) al settore alimentare, quello della moda, e persino le infrastrutture (Cdp Reti). Gli investimenti del colosso asiatico nella penisola hanno superato quota 15 miliardi e sembrano destinati a crescere.

Gli investimenti cinesi in Italia

Da alcuni anni a questa parte, i grandi gruppi cinesi hanno dimostrato grande interesse per le aziende italiane, e gli investimenti, da parte di imprenditori ma anche di fondi istituzionali, sono notevolmente cresciuti. Ad oggi sono ben 162 i gruppi cinesi azionisti di società italiane, nei più disparati settori, dalla finanza allo sport, con il recente acquisto dell'Inter e con il Milan che, secondo voci, sarebbe impegnato in trattative con potenziali investitori cinesi.

Le mani cinesi sulle banche italiane

Un anno fa la People's bank of China è entrata nel capitale di Unicredit, Montepaschi e Intesa Sanpaolo, con un investimento totale di circa 2 miliardi, per il 2% delle quote.

E non è da escludere che in futuro ci possano essere ulteriori acquisizioni, visto l'interesse che i cinesi hanno mostrato per questo settore. Oltre alle banche, hanno acquisito quote di Mediobanca e del gruppo Generali.

La crescita degli investimenti cinesi in Europa

I capitali cinesi sono sbarcati nel mercato europeo sei anni fa, e da quel momento gli investimenti si sono rapidamente moltiplicati. Dall'ammontare di 6 miliardi di euro di acquisizioni del 2010, alla fine del 2012 gli investimenti cinesi nel vecchio continente erano già quadruplicati, e da allora sono aumentati in modo esponenziale. 

La Cina ha messo gli occhi sull'Italia

Negli ultimi anni i capitalisti cinesi sembrano aver messo gli occhi sul nostro paese.

Siamo il secondo paese europeo dove i cinesi hanno investito maggiormente, preceduti dal Regno Unito e seguiti dalla Francia. Il settore maggiormente interessato è quello dell'energia e delle infrastrutture, dove i cinesi hanno investito sulle aziende più importanti, da Enel e Eni ad Ansaldo Energia, azienda leader nel settore delle centrali nucleari. Di quest'ultima azienda, i cinesi controllano il 40%, grazie ad un investimento di 400 milioni. Bank of China ha investito anche in Telecom Italia, e FCA. Tra le grandi aziende italiane acquisite dai cinesi, ricordiamo anche Pirelli, di cui il colosso Chem China si è assicurata il controllo, con un investimento di 7 miliardi di euro, che ad oggi rappresenta il corrispettivo più alto pagato per una singola transazione.