La Finanziaria dl 2018 comincia a prendere forma sebbene per il testo definitivo ci vorrà qualche altro giorno. Ci sono stati molti cambi di rotta, molte novità a partire dal bonus bebè e da molte misure a favore della famiglia e del lavoro. Un emendamento della manovra 2018 infatti riguarda i nuovi nati o i bambini adottati tra il primo gennaio 2018 e il 31.12.2018.

Il nuovo bonus bebè prevede che l'assegno viene erogato, per i soli nati nel 2018 al compimento del primo anno di vita.

Vengono confermati gli importi già riconosciuti: 960 euro l'anno (80 euro al mese per 12 mesi). Circa il reddito occorre avere un Isee superiore a 7.000 euro annui, ma non sopra i 25.000 euro annui; Per quanto riguarda i figli a carico sale da 2 a 4 mila euro la soglia di reddito dei figli entro la quale possono restare fiscalmente a carico dei genitori, che ne mantengono le relative detrazioni.

Utenze, canone Rai, bonus casa, bonus bebè e lavoro

Altre importanti novità riguardano la webtax; si pagherà il 3% sulle transazioni, ma non sull’e-commerce. L’aliquota riguarderà tutte le prestazioni di servizi effettuate per via telematica.

Viene eliminato il meccanismo del credito di imposta per tutelare le imprese italiane, ma c’è un’esenzione per le piccole e medie imprese. Scompare innanzitutto il ruolo di sostituti d’imposta a carico delle banche, spariscono poi le comunicazioni all'agenzia delle Entrate e dunque lo spesometro per tracciare le imprese digitali. Per il 2018 resta confermato anche il canone Rai a 90 euro. La tv pubblica assumerà personale idoneo inserito nella graduatoria 2015 di giornalisti professionisti.

Sul fronte delle bollette invece è stato previsto il divieto del maxi conguaglio per le utenze di luce, gas e acqua, riferiti a molti mesi. La prescrizione sarà di 2 anni e non più di 5 sui pagamenti delle bollette.

Viene poi previsto un bonus unico per gli interventi sui condomini per la riduzione del rischio sismico e la riqualificazione energetica. Sul fronte del lavoro il Governo intende modificare la durata dei contratti a termine da 36 a 24 mesi. Ci sarà poi un passaggio alle Regioni del personale a tempo determinato e indeterminato in servizio presso le Province e le città metropolitane. Arriva anche un fondo per demolire gli abusi.

Ecco le novità più significative della Finanziaria 2018 per gli avvocati

Su fronte dei professionisti legali la finanziaria incide di nuovo sull’equo compenso. Viene previsto che il giudice debba valutare l’equità del compenso sulla scorta dei parametri stabiliti con decreto del ministero della Giustizia. Tale modifica risulta essere in linea con le richieste delle associazioni di categoria.

A favole della giustizia e per venire incontro agli avvocati è stato inoltre previsto l’obbligo di redigere atti scritti con parole chiare ed in modo più sintetico per velocizzare i processi civili e penali. Il Governo ha pensato anche alle avvocate in maternità prevedendo che la gravidanza e la maternità siano considerate come un "legittimo impedimento nei 2 mesi precedenti la data presunta del parto e nei 3 mesi successivi". La documentazione del proprio stato di gravidanza da parte del difensore, può spingere il giudice a modificare il calendario del processo.

Lo stesso discorso deve farsi per le adozioni. Fra le misure previste c’è anche una misura che riguarda le “farmacie dei servizi” che potranno fornire servizi di assistenza domiciliare, prestazioni fisioterapiche e infermieristiche.

Anche il mondo delle professioni sportive è interessato dalla manovra posto che è stato definito il regime fiscale per i collaboratori operanti nel mondo sportivo dilettantistico. Il Coni dovrà definire le prestazioni finalizzate allo svolgimento della pratica sportiva, sotto forma di contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Con un altro correttivo vengono estesi i voucher per l’utilizzazione degli steward negli impianti sportivi, stadi in primis. Si da il via al Fondo per l’innovazione sociale che ha lo scopo di favorire e potenziare l’innovazione sociale. Infine a favore degli enti locali sono previsti incentivi per installare lampioni a risparmio energetico per ridurre i consumi elettrici per illuminazione pubblica ad almeno il 50%.