Presentato dal ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio il F.N.I. (Fondo Nazionale Innovazione), che opera esclusivamente attraverso metodologie di Venture Capital ovvero investimenti finalizzati alle startup e le piccole e medie imprese italiane che scelgono di lavorare nel campo dell'innovazione tecnologica.

Un campo ad oggi sempre più in via di sviluppo sia sul territorio nazionale che internazionale a fronte della così detta industria 4.0 in vista di una vera e propria rivoluzione, per cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di dare l'opportuna importanza anche in territorio nazionale dove tante imprese a causa anche della crisi economica faticano a crescere e a rinnovarsi per cui svariati giovani di talento italiani si trasferiscono in paesi stranieri, aiutando a crescerne le rispettive economie.

Il Fondo Nazionale Innovazione

Il Fondo Nazionale Innovazione avrà una dotazione iniziale di 1 miliardo di Euro e verrà gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti, una società per azioni controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Con il fine di moltiplicare le risorse pubbliche dedicate al tema dell'innovazione con particolare attenzione alle nuove tecnologie.

Il fondo interverrà nei settori strategici di maggiore utilizzo e sperimentazione di tecnologie emergenti. Il mezzo che viene utilizzato dal Fondo Nazionale è il Venture Capital cioè varie tipologie di investimenti sia diretti che indiretti.

A supporto di startup, scaleup, e Piccole Medie Imprese.

Lo scopo del Fondo Nazionale Innovazione è sostenere strategicamente l'innovazione tecnologica favorendo il Paese dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista culturale perché così facendo i giovani talenti ed imprenditori italiani sono incentivati a dar vita a nuove idee innovative .Un ulteriore beneficio è il rafforzamento dell'ecosistema accelerando il sistema innovazione ampliando il mercato di venture capital , creare opportunità anche a fronte di un cambio generazionale che tarda ad arrivare anche perché non si è riuscito ad utilizzare al meglio le nuove opportunità di svariati settori emergenti per cui sono stati previsti svariati settori strategici su cui investire: intelligenza artificiale, blockchain, healthcare, agritech, foodtech, fintech, made in Italy, creatività, new material, space, green tech e social innovation.