Sarà la seconda, tanto attesa, edizione della festa del volontariato di Scandicci, importante cittadina alle porte di Firenze. E si terrà il prossimo sabato 1 ottobre, nel piazzale della Resistenza, a partire dalle 10 di mattina. L’evento, promosso dal Social party sotto il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche sociali del Comune, vedrà la partecipazione di numerosi soggetti del terzo settore attivi sul territorio, che cureranno la realizzazione dei diversi momenti ludici, formativi e di sensibilizzazione in programma per l’intera giornata.
Un programma ricco e variegato
Ad aprire la manifestazione sarà la Filarmonica Bellini con la successiva sfilata delle donne e degli uomini del Corpo Forestale dello Stato che da piazza Matteotti si dirigeranno a Piazzale della Resistenza. Subito dopo si potrà assistere all’esibizione cinofila, che darà parallelamente avvio alla campagna “promuoviti con noi”. Un percorso di prevenzione medica e tutela della salute realizzato dalle pubbliche assistenze e dalle associazioni socio-sanitarie del posto, durante il quale i fruitori dell’evento potranno sottoporsi, presso le varie postazioni, alla misurazione della pressione arteriosa, al peso della massa magra e di quella grassa e confrontarsi con i vari referenti al fine di ottenere i relativi consigli e suggerimenti.
Non solo. Importante scopo preventivo avranno anche le simulazioni di guida in stato di ebrezza e il progetto “volontariando”, rivolto a grandi e piccoli, per imparare e prevenire gli incidenti più comuni. L’intera giornata sarà arricchita da attività ludiche per bambini, intrattenimento musicale, balli in piazza e dimostrazioni formative.
Prevenzione del melanoma
Ma soprattutto i medici specializzati della Lega Tumori effettueranno visite per la prevenzione del melanoma, il cancro più aggressivo della pelle. Cancro, che se anche di piccole dimensioni, può avere una degenerazione gravissima. Nella graduatoria per mortalità da tumore infatti, il Melanoma è attualmente al tredicesimo posto e continua pertanto ad essere, per la bassa sopravvivenza in stadi avanzati, un problema di sanità pubblica molto importante.
In Italia l’incidenza è generalmente maggiore nelle donne, soprattutto al Nord. La diagnosi precoce però rappresenta uno strumento di difesa fondamentale, visto che oggi guarisce il 54% dei casi e secondo gli esperti, una maggiore sensibilizzazione potrebbe far raggiungere percentuali molto più alte: superiori addirittura all’80%.