Sale l'attesa per le misure di pensione anticipata 2014 per il prepensionamento di uomini e donne, di lavoratori del pubblico impiego e del settore privato, con formula orientata alla flessibilità e ispirata alle proposte portate avanti ormai da lungo tempo da Cesare Damiano. Gli interventi arriveranno davvero? Intanto tra cinque giorni si discute di Pensioni e di esodati e Quota 96 in particolare, e Damiano mette in guardia il MEF.

Pensione anticipata 2014 e prepensionamento di uomini e donne, statali e privati

Le possibili misure per la pensione anticipata nel 2014 potrebbero essere dedicate al prepensionamento di uomini e donne del pubblico impiego e del settore privato con una formula orientata alla flessibilità: si parla di possibili uscite anticipate dal mondo del lavoro a partire dai 62 anni di età. Nonostante la mancanza di dettagli è quantomeno plausibile attendersi che gli interventi in esame sarebbero basati anche su penalizzazioni sull'assegno pensionistico.

È stato Cesare Damiano a parlare del possibile arrivo di tale misure, ma attenzione: tra lo studio di una misura e la sua effettiva entrata in vigore c'è di mezzo il mare, se non l'oceano.

Il Governo Renzi "dovrebbe varare" interventi per permettere la pensione anticipata nel 2014 e il prepensionamento, senza discriminazioni, di dipendenti pubblici e privati, ma come sempre accade per interventi di simili dimensioni ci sarà da fare i conti con le coperture finanziarie. Va inoltre detto che a parte questa indiscrezione non è filtrato nulla dai rappresentanti istituzionali. Pertanto si resta in attesa di novità sulla pensione anticipata, con la speranza che lo studio di tali possibili misure non venga interrotto prima - quantomeno - di una disamina approfondita.

Pensioni ed esodati, ultime novità: Cesare Damiano contro il MEF

Per rimediare alla vergognosa vicenda degli esodati, lontani dalle pensioni e da nuove collocazioni lavorative, servono soldi.

Cesare Damiano lo sa bene ed è di recente intervenuto per chiarire che, da un lato, per il testo che sarà discusso il 30 giugno Poletti si è dimostrato disponibile e volenteroso di "entrare nel merito per fare un ulteriore passo avanti, dall'altro precisando: "Non vorremmo ci fossero ostacoli da parte del Mef e della Ragioneria a proposito delle coperture. Non sarebbe comprensibile e sarebbe grave". Il MEF e la Ragioneria di Stato potrebbero ancora una volta opporsi a soluzioni (anche parziali) alla questione esodati. Damiano si "porta avanti" e apre fin da ora al confronto, anche critico, verso le figure coinvolte.

Ci si augura che le prossime novità sugli esodati e le pensioni dei Quota 96 Scuola siano positive: si è giunti al limite e il Governo non può più chiudere gli occhi davanti a tali emergenze.