Vediamo le ultime notizie e novità su esodati e Quota 96 della scuola, due elementi importanti dell'agonia chiamata riforma Pensioni che si potrae dai tempi della Legge Fornero, causa primaria dei problemi di queste due categorie, e che il governo Renzi non riesce minimante a sistemare in maniera dignitosa.

Esodati: il governo Renzi pensa alla sesta salvaguardia?

Secondo varie indiscrezioni provenienti dalla Camera dei Deputati, dove il 30 giugno si discuterà anche della questione esodati e di pensioni, l'esecutivo starebbe valutando l'ipotesi di una nuova salvaguardia, la sesta, che darebbe a circa 8500 lavoratori esodati la possibilità di andare in pensione con le regole a loro più favorevoli rispetto a quelle della Riforma Fornero.

Aggiornamento del 27 giugno: la proposta di Poletti per la salvaguardia degli esodati.

Il governo Renzi vedrebbe con favore una proposta di Cesare Damiano, esponente del PD e Presidente della Commissione Lavoro della Camera, di spostare da gennaio 2015 a gennaio 2016 il termine ultimo per usufruire delle salvaguardie da parte degli esodati lavoratori in mobilità, i dipendenti pubblici esonerati dal servizio, i lavoratori in congedo per la cura di parenti disabili, i cessati per accordi individuali o collettivi, i licenziati individuali e i prosecutori volontari, lavoratori cessati da un contratto a tempo determinato che si trovassero a 4 anni dalla maturazione dei requisiti previdenziali pre-riforma.

La soluzione della sesta salvaguardia per gli esodati sarebbe però un ripiego rispetto alla proposta di legge 224 degli onorevoli Ghizzoni e Marzana, che per molti sarebbe risolutiva ma che per INPS e Ragioneria di Stato costerebbe troppo per le casse pubbliche (fino a 47 miliardi in due anni).

Cesare Damiano proprio martedì 24 giugno ha dichiarato: "Il governo mi pare disponibile a fare un passo avanti, non vorrei che il Ministero dell'Economia e la Ragioneria mettessero i bastoni tra le ruote.

La commissione Lavoro ha una proposta, che ha un costo valutato dall'Inps negli anni di 47 miliardi che io credo sia un'esagerazione. In ogni caso dobbiamo fare i conti con i numeri. Vorremmo che il governo facesse una sua proposta, fissando il principio che tutti i risparmi, che ci sono stati dalle precedenti cinque salvaguardie, siano utilizzati esclusivamente per fare altre operazioni".

Quota 96, le ultime novità

Le ultime notizie sui Quota 96 della scuola indicano che ci sono diversi punti da analizzare, di cui diamo una sintesi.

Ricordiamo che i Quota 96 sono circa 4000 insegnanti che avrebbero dovuto andare in pensione nel 2012 ma che la Legge Fornero ha costretto a rimanere al lavoro.

L'Anief ha chiesto al governo Renzi la possibilità di pensione coi parametri pre-Fornero anche ai Quota 96 perchè la scuola è comunque un'eccezione nella Pubblica Amministrazione, ma anche perchè se "dalla Ragioneria Generale dello Stato dovessero essere posti i soliti problemi di reperimento dei circa 400 milioni di euro annui necessari per l'operazione, ricordiamo che il personale a fine carriera viene sostituito da neoassunti la cui retribuzione è decisamente inferiore: sarebbero proprio gli stipendi inferiori in media del 30% a coprire in larga misura i maggiori esborsi dovuti al pagamento delle pensioni dei 4mila.

I 400 milioni di euro necessari devono essere trovati".

La discussione alla Camera è stata spostata dal 23 al 30 giugno, assieme a quella sugli esodati e il resto delle pensioni, in quanto anche per i Quota 96 c'è nel mondo politico chi vorrebbe la possibilità di un pensionamento secondo i criteri pre-Fornero, facendoli rientrare nei fruitori della pdl 224.

Restano in piedi la poco probabile ipotesi di un prepensionamento senza riduzione della pensione (sì, avete letto bene: si parla di prepensionamento per lavoratori che avrebbero dovuto andare in pensione due anni fa!) e quella di una legge-delega apposita per i Quota 96.