Il docente che fruisce della Legge 104/1992 per assistenza a un famigliare con disabilità può richiedere il collocamento in pensione. I requisiti per beneficiare del collocamento a riposo devono essere stabiliti dalla commissione direzionale del lavoro presso la propria provincia; la seconda fase di valutazione spetta all'Inps.
Collocamento in pensione: legge 104/2013
Il collocamento in pensione per assistere un famigliare con disabilità e per il quale si fruisce della Legge 104/1992 può essere richiesto dal docente che necessiti di ottenere tale beneficio pensionistico, come previsto per i soggetti lavoratori che hanno assistito un parente disabile in stato di gravità nel corso del 2001.
Il docente che fruisce della Legge 104/1992 per assistente di un familiare disabile o con minorazioni iscritte nella stessa legge può rivolgersi alla sede di commissione presso la direzione territoriale del lavoro della propria provincia, la quale ha il compito di valutare possesso e consistenza dei requisiti per l'accoglimento della domanda di collocamento in pensione ai sensi del D.L 102/2013.
Collocamento in pensione: valutazione Inps
La risposta positiva alla domanda di collocamento in pensione del docente richiedente data dalla commissione della direzione territoriale del lavoro non implica l'immediato riposo del soggetto che ne ha fatto domanda. L'Inps prevede successivamente all'accoglimento della domanda a individuare il possesso dei requisiti necessari per fuire dei 2.500 pensionamenti previsti dalla normativa.
Docente di materie letterarie e latino, con esperienza di insegnamento all'estero nelle classi SEGPA di italiano LS e L2, discipline latino, inglese, francese con metodologia CLIL; insegnante di sostegno nella secondaria di II grado e assistente di lingua inglese e accompagnamento educativo indirizzato a soggetti con gravi difficoltà scolastiche e rischio abbandono; tecnico dei servizi educativi e marketing con funzione di promozione esterna in siti culturali; redattore e gestione di contenuti informativi/multimediali, critico letterario per lavoro ma sopratutto per passione.
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