Il cammino di quella che viene definita riforma Pensioni Renzi sta proseguendo. Tante sono le novità su pensione anticipata, Quota 96 e pensionamento d'ufficio, soprattutto dopo che il testo che è stato licenziato la settimana scorsa dalla Commissione Affari Costituzionali ha incontrato la discussione parlamentare. In questo articolo cercheremo di definire i cambiamenti e le ultime novità che attendono alcune materie del comparto previdenziale.

Una delle norme che è stata oggetto di maggiore discussione all'interno della riforma delle pensioni Renzi è stata sicuramente quella riguardante il pensionamento d'ufficio. In un primo momento si era deciso che le pubbliche amministrazioni potessero mandare a casa tutti i dipendenti che avessero raggiunto i requisiti contributivi (42 anni e 6 mesi per gli uomini, 41 anni e 6 mesi per le donne) e i requisiti di anzianità di almeno 62 anni. L'eccezione era costituita soltanto dai docenti universitari e i primari per i quali l'asticella dell'età minima era stata posizionata a 65 anni.

Il passaggio della norma in commissione ha fatto sì che vi fossero immediatamente dei cambiamenti: i professori universitari potranno essere mandati a casa a partire dai 68 anni, mentre i ricercatori a 62 anni, per i primari infine è rimasta l'età di 65 anni.

Un altro passaggio fondamentale riguarda il fatto che, per il pensionamento d'ufficio previsto per i docenti universitari, bisognerà che vi sia una decisione del Senato Accademico e l'Università avrà l'obbligo di nomina di un nuovo docente (esterno all'Ateneo) o all'attivazione di un contratto da ricercatore a tempo determinato.

Riforma pensioni Renzi: novità e cambiamenti su Quota 96

Altro tema particolarmente caldo per la riforma delle pensioni Renzi, riguarda i cosiddetti Quota 96 della scuola. Indenne è risultata essere la norma che prevede il pensionamento per i 4mila professori e personale ATA che, per un errore tecnico della legge Fornero, non potevano andare in pensione. Ciò che fa discutere - e che è stato letto come una sorta di pietra di scambio - è la questione del TFS.

Il trattamento di fine servizio avrà decorrenza soltanto a partire dal momento in cui, seguendo la normativa vigente, i professori e personale ATA avrebbero dovuto andare in pensione. Dunque bisognerà attendere. Si tratta del comma 3 dell'articolo 1-bis e probabilmente farà discutere a lungo.

Riforma pensioni Renzi: la questione della pensione anticipata

Non giungono modifiche, invece, sempre per quanto riguarda la riforma delle pensioni Renzi, sulle norme previste per la pensione anticipata. Un importante passo in avanti è stato il fatto che la norma sulla sterilizzazione della penalizzazione in favore dei lavoratori che maturano un diritto a pensione anticipata entro il 2017 sia stata confermata. In poche parole, coloro che matureranno entro il 31 dicembre 2017 i requisiti per la pensione anticipata potranno andare in pensione anche se presentano contributi figurativi.