Concorso docenti 2015: soluzioni del Governo
Il problema maggiore presente nella costituzione delle Riforma nella scuola hanno tutte la stessa radice: i posti per le immissioni in ruolo docenti e Ata e le coperture finanziarie per poterle avanzare. Riassumendo: non ci sono le coperture finanziarie per mandare in pensione i Quota96 della scuola, non ci sono posti vacanti a sufficienza per stabilizzare i precari, come richiesto dalla Corte Europea. Ecco, che il Governo avanza la proposta di un prepensionamento con penalizzazione dello stipendio che potrebbe risolvere tutte le problematiche ma non certo quelle del personale della scuola che attende da due anni la correzione dell'errore fatto dallo stesso Governo (nota legge Fornero). A questa possibilità di tener fede al collocamento in pensione dei Quota96 per il mese di settembre, di avviare la copertura totale delle immissioni in ruolo docenti e assunzioni del personale Ata, si aggiunge la proposta di un nuovo concorso a cattedra 2015, che non può che riscaldare ancora maggiormente gli animi. La proposta di avvio di un concorso a cattedra 2015 non è certo nuova, e più volte avanzata anche dal ministro della Pubblica Istruzione con l'obiettivo di sollevare il livello professionale degli insegnanti italiani, di avere in cattedra solo docenti meritevoli e più giovani, in considerazione che la media di età dei docenti italiani è tra le più alte d'Europa. In realtà la proposta di un concorso a cattedra 2015 non sarebbe una cattiva idea se tutti i docenti presenti nelle Graduatorie ad esaurimento fossero immessi in ruolo (il sottosegretario Reggi ha parlato di 100mila immissioni), ottenendo un nuovo equilibrio nella scuola, di ampio respiro per vecchi e neodocenti che si affacciano nel mondo della scuola e che vorrebbero intraprendere questo mestiere. Si attendono, dunque, gli aggiornamenti di stasera sulla definizione dei contingenti per le immissioni docenti e Ata 2014/2015, e buone nuove dal concorso 2015.