Potrebbero finalmente giungere importanti novità per quel che concerne il caso pensioni lavoratori precoci: nel corso di un’intervista rilasciata nella giornata di ieri, il Commissario dell’INPS Tiziano Treu ha sottolineato come sia stata presentata una nuova proposta di riforma riferita all’istituto della pensione anticipata che non è entrata in Legge di Stabilità ma che rimane comunque al vaglio della Camera.
Nel corso del suo intervento Treu ha toccato una gran varietà di argomenti giungendo a parlare anche della proposta di legge formulata dal presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano: l’ex ministro vorrebbe una pensione anticipata fissata per tutti (lavoratori precoci compresi) a 62 anni di età più 35 di contributi o a 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica, un’ipotesi che ‘è piaciuta a tutti’ ma che non è stata inserita in Legge di Stabilità ‘perché troppo onerosa’. Se adeguatamente ricalibrata, la misura avrebbe fatto molto comodo in vista di una possibile risoluzione del caso Pensioni lavoratori precoci, ma il peso economico della manovra (che l’INPS qualche tempo fa ha stimato in oltre 40 miliardi di euro) ha bloccato tutto sul nascere.
Lo stesso Damiano, uno dei pochi che in passato abbia fatto riferimento al caso pensioni lavoratori precoci sottolineando come la loro vertenza andrebbe considerata singolarmente per via della particolare specificità, ha poi espresso tutti i propri dubbi circa le coperture economiche inserite in Legge di Stabilità, sottolineando come la partita si giocherà principalmente sugli ‘ammortizzatori sociali’.
Pensioni lavoratori precoci e pensione anticipata: Treu vs Poletti, alla Camera si torna a parlare di prestito INPS
Come accennato in apertura, la scorsa settimana è stata presentata alla Camera una proposta di legge che potrebbe risultare interessante in vista dell’iter di risoluzione del caso
pensioni lavoratori precoci: l’ipotesi attualmente al vaglio della
Camera concerne l’introduzione di una
nuova forma di pensione anticipata, un istituto che
Treu ha definito ‘Mini pensione’: ‘Si è deciso di istruire la proposta di pensione anticipata dell`ex ministro
Enrico Giovannini che prevede l'anticipo di una Mini-pensione - ha sottolineto in particolare Treu parlando di pensione anticipata e toccando indirettamente il caso pensioni lavoratori precoci - un istituto che potrebbe essere richiesto dai lavoratori cui manchino tre anni al pensionamento e che poi verrebbe restituita in piccole rate sull'importo della pensione tradizionale’. L’ipotesi di concedere un
prestito INPS ai lavoratori che accettino di abbandonare in anticipo l’impiego non è certo nuova: partorita da
Giovannini, l’idea era stata ripresa anche dal ministro Poletti che aveva parlato di
APA, assegno pensionistico anticipato. Adesso siamo ad uno stadio superiore, con una concreta proposta pervenuta all'attenzione della Camera; a tenere comunque ancora banco è la definitiva approvazione della
Legge di Stabilità, in merito alla quale Damiano ha più di un dubbio: ‘Nella legge di Stabilità sarà decisiva la quantità di risorse messe a disposizione per il Welfare, a partire dagli ammortizzatori sociali. Dai primi conti, su questo tema manca all’appello oltre un miliardo di euro. Il Premier Renzi ha parlato di
risorse aggiuntive per 1,5 miliardi di euro e così dovrà essere altrimenti c’è il rischio di creare
nuovi disoccupati senza tutela nel 2015’. Tornando all’ipotesi di mini pensione anticipata presentata in Parlamento, misura che come ribadito potrebbe essere utile in vista della risoluzione del caso pensioni lavoratori
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