Sulla questione della riforma Scuola 2014 e di tutte le sue criticità, dagli scatti stipendiali alle Graduatorie d'istituto, non sono intervenuti soltanto i sindacati o le associazione i comitati, ma segnaliamo che c'è anche una cosiddetta LIP, Legge d'iniziativa popolare, presentata in Parlamento da deputati di varia provenienza, sottoscritta da circa 100mila operatori del settore e di cui non si parla e nessuno sa nulla.

Il nostro articolo vuole raccontare appunto le contraddizioni di un sistema pensato attraverso campagne pubblicitarie e sondaggi, parliamo della riforma scuola 2014 veicolata da pdf e consultazioni online, e non pensato attraverso veri e propri confronti con la "base", e cioè docenti, ATA e studenti che sono coloro che la scuola la vivono quotidianamente.

Riforma scuola 2014, Graduatorie d'istituto: il sistema pensato da Renzi

La grande novità della riforma scuola 2014 non è tanto quella di contenere un insieme di norme riguardanti lo statuto giuridico dei docenti (dagli scatti stipendiali, alle immissioni in ruolo, alla limitazione delle supplenze da Graduatorie d'istituto, etc.) ma la maniera attraverso la quale è stata veicolata.

Andiamo con ordine: la riforma è stata presentata da un video "promozionale" del premier Renzi, è stata proposta attraverso un libro in PDF ed è stata pubblicizzata dai media nazionali. Non soltanto la modalità di "presentazione" è stata originale, anche la maniera attraverso la quale è stata pensata la discussione, e cioè attraverso il metodo del sondaggio online, bypassando di fatto il confronto diretto e in carne e ossa con chi la scuola la vive tutti i giorni. Secondo l'insegnante Marina Boscaino de Il Fatto Quotidiano, affidare il sondaggio a una società, il Cineca, che collabora con il Miur per tutta una serie di questioni, dall'università fino all'organizzazione del TFA, potrebbe anche significare falsare i risultati.

Insomma, dai contenuti alle modalità, al mondo scolastico, la riforma scuola 2014 non piace.

Riforma scuola 2014, Graduatorie d'istituto: eppure esiste una LIP

Mentre si discutono le linee guida della riforma scuola 2014 targata Renzi e i docenti abilitati e non delle Graduatorie d'istituto 2014 riflettono sulla possibilità di mettere in campo battaglie specifiche, esiste in Parlamento una LIP, Legge di iniziativa popolare, presentata da rappresentanti di diverse forze politiche ed elaborata sin dal 2006. La questione, al di là del merito, riguarda il problema mediatico: com'è possibile che soltanto in pochi sanno dell'esistenza di una proposta di riforma differente e che realmente proviene dal basso?

Com'è possibile che una legge, nata da una scrittura collettiva di docenti, personale scuola, sindacati e associazioni non abbia mai raggiunto una particolare visibilità?

In questo senso è nato un comitato per la riproposizione della LIP che chiede un piccolo sforzo a tutti coloro che credono ancora nelle procedure democratiche dal basso. Si richiede infatti di scaricare la proposta di legge (si trova sul sito del Senato), di analizzarlo e studiarlo, di discuterne con colleghi e nelle riunioni sindacali, di far circolare in poche parole l'idea e la possibilità di una scuola differente. Potrebbe essere una strada differente da percorrere anche per i docenti delle Graduatorie d'istituto 2014, particolarmente penalizzati dal tentativo di riforma.

Nei contenuti, sui quali non possiamo soffermarci in questa sede, possiamo dire che sono, nei presupposti, agli antipodi della riforma scuola 2014 Renzi. Si scontrano due idee di scuola differenti: quella renziana, privatistica e aziendalistica, quella della LIP che propone di mettere al centro la formazione dell'individuo, attraverso una difesa della scuola pubblica e la riduzione del numero dei discenti per classe.