Giungono importanti novità in merito al Regime dei Minimi 2015 per i possessori di Partite IVA: il Sottosegretario Zanetti ha infatti presentato uno specifico emendamento alla Legge di Stabilità chiedendo che il regime impositivo transiti dall’attuale 5 all’8%. Zanetti vorrebbe in particolare venisse modificata la norma contenuta nella stessa Legge di Stabilità in base alla quale il nuovo Regime dei Minimi 2015 per i possessori di Partite IVA transiterà dal 5 al 15%, previsione che ha fatto andare su tutte le furie i diretti interessati anche e soprattutto per via del fatto che Renzi in persona aveva promesso una Legge di Stabilità ‘senza un euro di tasse in più per i cittadini’.
Tra questi evidentemente il Premier continua a non inserire i possessori di Partite IVA, già colpiti nel recente passato dalla promessa, ovviamente non mantenuta, di vedersi esteso il famoso bonus IRPEF da 80 euro. Prima di addentrarci nel Regime dei Minimi 2015 per i possessori di Partite IVA ipotizzato da Zanetti riallacciamo le fila del discorso cercando di capire che cosa preveda la norma ‘gemella’ contenuta in Legge di Stabilità.
Partite IVA, Regime dei Minimi 2015: tassazione dal 15 all’8%, ecco l’emendamento presentato dal Sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti
Come ormai risaputo, la Legge di Stabilità interviene sul
Regime dei Minimi 2015 valido per i possessori di Partite IVA prevedendo un
inasprimento della tassazione, che passerebbe dal 5 al 15%, e una
diversificazione dei meccanismi di accesso: per poter fruire del Regime dei Minimi 2015 i possessori di Partite IVA qualificati come professionisti dovranno in particolare mantenersi entro i
15mila euro l’anno, mentre artigiani e commercianti potranno fatturare sino ad un massimo di 40mila euro. Il nuovo Regime dei Minimi 2015 per i possessori di Partite IVA, lo ricordiamo, non verrà comunque applicato a chi è già inquadrato con l’attuale regime - che prevede un massimo di ricavi quantificato in 30mila euro e un regime impositivo fisso a quota 5% -, con la conseguenza che i diretti interessati potranno continuare a fruire dell’attuale configurazione sino ai
35 anni di età o sino alla scadenza dei
5 anni dall’avvenuta apertura della partita IVA a condizioni agevolate. Il nuovo Regime dei Minimi 2015 per i possessori di Partite IVA ipotizzato dal Sottosegretario
Zanetti prevede invece uno
sgravio dell’incremento fiscale che passerebbe dal 15% ipotizzato in Legge di Stabilità ad un più contenuto 8%. L’emendamento prevede inoltre un imponibile assoggettabile a tassazione ricompreso tra i
26 e i 30mila euro e il venir meno del limite dei 5 anni per poter fruire del regime agevolato, che se strutturato con queste caratteristiche risulterebbe utilizzabile
in modalità continuativa senza limiti temporali. Certo la questione connessa alla configurazione del nuovo Regime dei Minimi 2015 per i possessori di Partite IVA si carica di particolari significati, specie perché vengono ad essere coinvolti numerosi
giovani lavoratori che hanno tentato la via della Partita IVA anche per via del regime agevolato; sorprende inoltre la natura stessa della manovra dato che Renzi ha da sempre dichiarato come tra gli obiettivi del suo governo vi sia
la lotta alla disoccupazione giovanile da scandirsi con tutta una serie di misure che agevolino per l'appunto le giovani generazioni. Un
inasprimento della tassazione per i possessori di Partite IVA con Regime dei Minimi 2015 non va certo in questa direzione; l’emendamento di Zanetti è ad ogni modo al vaglio delle due Aule, si attendono presto novità. Se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘
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