Non accennano a placarsi le polemiche connesse alla Naspi 2015, il nuovo sussidio di disoccupazione introdotto dal governo Renzi con il Jobs Act. La Naspi 2015 è stata configurata dall'Esecutivo per offrire una protezione più completa rivolta anche a lavoratori precari e stagionali e funziona secondo meccanismi molto particolari.

Partiamo dai requisiti che è necessario possedere per accedere alla Naspi 2015:



  • essere cittadino italiano o comunitario o extracomunitario;
  • essere lavoratore subordinato del comparto privato o del pubblico ma soltanto se a tempo determinato
  • aver maturato 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti lo stato di disoccupazione
  • aver messo insieme almeno 30 giorni di lavoro negli ultimi 12 mesi



Analizzato il capitolo connesso ai requisiti, cerchiamo di comprendere quanto duri la Naspi 2015 e come si calcola.

Disoccupazione Naspi 2015, calcolo indennità e importo massimo

La Naspi 2015 viene calcolata secondo una procedura piuttosto complicata che possiamo comunque racchiudere in due passaggi:



  • assunta la retribuzione imponibile dei quattro anni precedenti allo stato di disoccupazione bisogna dividerla per il numero di settimane di contribuzione;
  • il risultato ottenuto va moltiplicato per il coefficiente 4,33



Fatta salva la procedura appena esposta, il governo Renzi ha fissato in 1300 euro mensili l'importo massimo cui si può aver diritto tramite la Naspi 2015, la cui durata è stata stabilita in massimo 24 mesi complessivi. Il nuovo sussidio di disoccupazione va ancora digerito dagli enti preposti all'erogazione ma sta già scatenando un vespaio di polemiche derivanti dal fatto che l'assegno della Naspi 2015 si ridurrà comunque del 3% mensile a partire dal quarto, cosa che a conti fatti e prendendo a riferimento delle cifre medie potrebbe far ridurre la nuova indennità di disoccupazione ad una soglia di poco superiore ai 600 euro al mese. E' in particolare stato il M5S a segnalare la cosa: al momento non paiono comunque allo studio interventi correttivi, l'Esecutivo vuole infatti valutare l'efficacia della nuova misura così come è stata configurata in prima battuta. La congiuntura economica attuale continua a far segnare una grande crisi di liquidità per gli italiani che nonostante tutto hanno sempre più spesso a che fare con tagli e decurtazioni di ogni sorta. Anche in riferimento alla riforma della previdenza il presidente dell'Inps Tito Boeri ha proposto un taglio degli assegni, serve in definitiva un'inversione di rotta concettuale senza la quale nulla potrà cambiare nel breve-medio periodo.