Sono giorni caldissimi per quanto riguarda le ultime news sulla Riforma della Buona Scuola 2015 voluta fortemente da Renzi. Il Governo ha deciso contro tutto e tutti di proseguire con i lavori parlamentari e andare avanti per la sua via, e questo ha portato ad uno scontro frontale con docenti, personale scolastico, sindacati e studenti che il 5 maggio 2015 daranno vita ad uno sciopero e a manifestazioni in ogni città.
Probabilmente il Governo Renzi non pensava a una mobilitazione così grande, tanto che l'esecutivo sembra preoccupato dall'adesione record che sembra profilarsi all'orizzonte. Contro la riforma Gelmini alla protesta aderì ben il 66%, per il 5 maggio si pensa che questa soglia possa esser sorpassata di gran lunga, andando oltre l'80%.
Buona Scuola 2015, i motivi dello sciopero del 5 maggio contro la Riforma di Renzi
I motivi della contestazione che unirà milioni di persone nelle piazze di tutta Italia, anche grazie ai flash mob organizzati in tutta italia, sono diversi. Si parte ovviamente dal piano delle assunzioni, con cinquantamila in meno di quelli inizialmente previsti (da 150 a 100mila).
Desta perplessità e polemiche anche la figura del Preside-Sindaco, con questa figura che godrà di enormi poteri che andranno dalla valutazione dei nuovi docenti, all'assegnazione di premi e alla scelta dei docenti stessi fino alla compilazione del pof triennale. Ovviamente, come accade da molti anni a questa parte, la scuola pubblica protesterà anche contro le agevolazioni che verranno riservate per gli istituti privati, come ad esempio le detrazioni delle spese sostenute per frequentare su queste scuole.
Riforma Scuola 2015, a fianco della protesta anche le mamme
Le ultime news sulla Buona Scuola 2015 di Renzi ci ricordano che anche il "Movimento delle Mamme" è concorde nel protestare contro questa riforma il 5 maggio 2015 e scenderanno in piazza a fianco dei precari, dei sindacati, degli insegnanti e degli studenti.
Renzi dal canto suo dopo aver dichiarato alcuni giorni fa che lo sciopero della scuola "fa ridere", continua sulla sua strada, ma questa volta il rischio di sbandare per il Governo è davvero alto, perchè come ha detto Francesco Scrima, segretario generale della CISL scuola: "Renzi ha una scarsa conoscenza di una realtà, quella della scuola, su cui ha molto da imparare e ben poco da insegnare".