È giunto il primo via libera in una sede istituzionale alla riforma scuola Renzi per il 2015: il parere della V Commissione Bilancio è positivo, in quanto il ddl rientra pienamente negli obiettivi predisposti dal Documento di Economia e finanza 2015 (il cosiddetto DEF). Anche se, così si trova scritto nel parere, il ddl ha ancora un carattere semplicemente organizzativo e ordinamentale, persegue quelle che devono essere le trasformazioni più adeguate al sistema scolastico, efficienza ed efficacia, ma anche flessibilità e competitività.
Secondo i sindacati rappresentativi, diventa ancora più importante per il personale scolastico la partecipazione allo sciopero nazionale del 5 maggio contro la riforma Scuola, di cui presentiamo in questo articolo le motivazioni, gli obiettivi e il manifesto.
L'organizzazione dello sciopero del 5 maggio contro la riforma Renzi per il 2015, news 26-04
I sindacati rappresentativi stanno lavorando in maniera continuata alla piattaforma che dovrà portare allo sciopero nazionale del personale scolastico del 5 maggio contro la riforma scuola Renzi per il 2015. Non vi saranno soltanto gli strumenti tradizionali della manifestazione e dei cortei, ma vi saranno anche forme di protesta alternative come i flash mob.
Tutte le piazze d'Italia saranno colorate da palloncini che porteranno il motto dell'intera mobilitazione: "Nessuno resti a casa". Si tratta di una vera e propria chiamata ed il momento viene considerato dai sindacati quello decisivo per le sorti della scuola italiana. È importante dunque definire quali sono le motivazioni e soprattutto quali gli obiettivi di questa mobilitazione nazionale.
Quali sono gli obiettivi dello sciopero del 5 maggio contro la riforma scuola Renzi per il 2015? Le news al 26-04
Gli obiettivi dello sciopero nazionale del 5 maggio contro la riforma scuola Renzi sono di carattere generale, ma implicano anche una concretezza di proposte. In primo luogo, si richiede che le riforme che riguardano l'istituzioni scolastica siano scritte insieme alle famiglie e agli studenti, affinché risponda alle esigenze delle persone che vivono realmente la scuola.
L'idea è che la scuola sia il luogo della libertà e della democrazia e che, al suo interno, si faccia esperienza anche di partecipazione dal basso nella costruzione di nuove esperienze e modelli. In secondo luogo, vi sono le richieste concrete:
- stabilizzazione per tutti i precari della scuola
- nessuna mobilità forzata per i docenti
- rinnovo del contratto per tutto il personale della scuola,dunque sblocco degli scatti stipendiali
- nessun potere "speciale" per i dirigenti scolastici: le chiamate devono rispettare il meccanismo delle graduatorie