Opzione Donna e Quota 96 della Scuola, due delle più controverse vicende relative al capitolo riforma Pensioni 2015, potrebbero presto conoscere importanti novità. Se da una parte tutte le lavoratrici che hanno partecipato al ricorso presentato al TAR del Lazio attendono di conoscere la data dell'udienza dall'altra gli esodati del comparto istruzione potrebbero presto vedersi riconosciuto il diritto al pensionamento grazie al nuovo provvedimento depositato presso la Commissione Lavoro. In mezzo una marea di figure e soggetti politici e non che continuano ad entrare di prepotenza all'interno del dibattito previdenziale: le ultime incursioni recano le illustre firme del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e del leader del M5S Beppe Grillo, il primo favorevole alle nuove misure sul prepensionamento in fase di dibattimento da parte del governo Renzi, il secondo fermo e deciso nell'organizzare una marcia pubblica per sostenere l'ipotesi di introduzione di un reddito di cittadinanza. Da segnalare infine l'ennesima infelice uscita nella quale si è esibita l'ex ministra Elsa Fornero, che tornando sul provvedimento firmato di proprio pugno nel 2011 ha spiegato che non cambierebbe nulla del dispositivo normativo appoggiato all'epoca.

Proposte riforma pensioni 2015, su Opzione Donna si resta in attesa di novità, una nuova legge per i Quota 96 della Scuola?

Come accennato in apertura, parlando di riforma delle pensioni 2015 appare opportuno concentrarsi su Opzione Donna e Quota 96 della Scuola. Partendo dalla prima vertenza non è certo passato inosservato l'intervento del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che si è detto favorevolmente colpito dalle manovre di riassetto del comparto previdenziale portate avanti dal governo Renzi. Il fatto che un personaggio del calibro di Squinzi, che certo non è abituato a ragionare mettendosi dalle parte dei lavoratori, sostenga le nuove misure sul pensionamento anticipato (misure tra le quali rientra a pieno titolo l'agognata proroga su Opzione Donna) è un chiaro sintomo di come sia davvero giunta l'ora di cambiare. E mentre il Comitato di riferimento attende di sapere quando si terrà l'udienza dinnanzi al TAR anche l'ex ministro Fornero è tornato ad esprimersi in merito al dibattito parlamentare attualmente in corso: 'Il governo non ratificherà alcuna misura allo studio perché costano tutte troppo'. Una dichiarazione che mostra un'ignoranza di fondo dato che l'eventuale ok alla proroga di Opzione Donna produrrebbe sensibili risparmi sul lungo periodo. Ma l'ex ministro Fornero si sa ragiona con meccanismi di pensiero sconosciuti ai più.



Restando sempre alla riforma delle pensioni 2015 non si può infine non analizzare il provvedimento depositato in Commissione Lavoro che potrebbe risolvere la vicenda dei Quota 96 della Scuola. Il provvedimento concederebbe il diritto al pensionamento appannaggio di tutti coloro i quali abbiano maturato i requisiti di accesso alla pensione stanti le regole pre-Legge Fornero, un via libera che se confermato chiuderebbe la vertenza per i circa 2500-3000 appartenenti alla categoria. Se per i Quota 96 potrebbe dunque arrivare una nuova legge non si può infine escludere neanche la possibilità di assistere ad un nuovo provvedimento normativo inerente all'introduzione del sistema contributivo per tutti: Boeri e la stessa Fornero di recente si sono detti favorevoli alla cosa, con buona pace di tutti i lavoratori che avrebbero così a fare con assegni ridotti in media del 25-30%. In una fase in cui tutti dicono la propria distinguere 'fantascienza' e realtà appare sempre più complesso: il dibattito comunque non è mai parso così ampio e variegato.