I dipendenti statali potrebbero avere la possibilità di scegliere di lavorare part-time negli ultimi anni prima di andare in pensione. Si tratta della già nota 'staffetta generazionale', proposta dal ministro Marianna Madia per favorire l'assunzione di giovani, ma bloccata dalla Ragioneria generale dello Stato per l'assenza della necessaria copertura economica.
Ecco il part time per gli statali: quasi un prepensionamento, ma c'è il trucco.
La possibilità di un orario part time per gli statali è contenuta in un emendamento al disegno di legge di riforma della Pubblica Amministrazione presentato dal senatore del Gruppo per le autonomie, Hans Berger, con un accorgimento che renderebbe praticabile la soluzione.
Si tratterebbe, in pratica, di dare la possibilità ai dipendenti statali in prossimità della pensione, di optare per un orario di lavoro ridotto, in modo da garantire l'assunzione di un giovane ogni due part time. Una soluzione molto gradita dal governo che, inizialmente, pensava di attuare la staffetta generazionale ricorrendo ad un semplice prepensionamento di due anni, con un turnover 1 a 1: un giovane assunto per ogni prepensionato.
Gli elevati costi per le casse dell'Inps avevano fatto abbandonare l'idea, che torna ora d'attualità con la proposta del senatore Berger.
I costi dell'operazione sarebbero coperti da versamenti volontari dei lavoratori che, in questo modo, andrebbero ad integrare i contributi mancanti, garantendosi una pensione inalterata nonostante la riduzione dell'orario di lavoro. Secondo un calcolo fatto dal quotidiano Il Messaggero, un lavoratore con uno stipendio di 2000 euro, si troverebbe a ricevere non solo uno stipendio dimezzato, come conseguenza della riduzione dell'orario di lavoro, ma dovrebbe anche versare 300-350 euro all'Inps che coprire il deficit di contribuzione. Un dettaglio non da poco, che mette seriamente in dubbio la riuscita dell'operazione 'staffetta generazionale'.
Non solo il part time: la riforma della Pubblica Amministrazione in dirittura d'arrivo.
L'opzione part time per gli statali, sarà comunque discussa nei prossimi giorni in Senato, insieme alle altre novità contenute nel disegno di legge per la riforma della Pubblica Amministrazione, come la riorganizzazione della dirigenza, il taglio delle aziende a partecipazione pubblica, il riordino dei servizi locali e le nuove regole sui licenziamenti.