Riprende in Senato l'iter parlamentare della riforma della PA. Arrivano nuove idee da applicare al comparto pensionistico del pubblico impiego. Nei prossimi giorni potrebbero essere inserite nel disegno di legge alcune misure relative alla cosiddetta 'opzione donna' e al 'part time' prima della pensione, così come evidenziato nel sito internet forexinfo.it.

Ipotesi part-time prima della pensione

Lo scorso anno, il ministro Madia aveva proposto la cosiddetta staffetta generazionale nella PA, ipotesi subito abbandonata dopo che la Ragioneria Generale dello Stato aveva avanzato forti dubbi sulla possibilità di attuare questo provvedimento sia per la tenuta dell'equilibrio del nostro sistema pensionistico sia per il costo elevato che avrebbe provocato l'attuazione di questa norma.

Ora, l'ipotesi del ricambio generazionale riprende quota con modalità diverse da quelle che erano state prospettate l'anno scorso. Non si tratta di anticipare la pensione ai dipendenti pubblici ma di far accedere i lavoratori prossimi alla pensione ad una sorta di part-time. In questa maniera ci potrebbe essere la possibilità di liberare nuovi posti di lavoro creando, anche in questo caso, la staffetta generazionale richiesta da molti.

Ipotesi Opzione Donna

Un'altra proposta, che potrebbe diventare legge nella prossima riforma della Pubblica Amministrazione, evidenziata sul sito forexinfo.it, è relativa al pensionamento delle lavoratrici con il sistema contributivo. Il provvedimento prevede la possibilità di pensione anticipata per le donne che hanno raggiunto l'età di 60 anni avendo la possibilità di sommare i contributi acquisiti durante la propria vita lavorativa, compresi quelli relativi ai periodi di maternità.

Questa proposta sfocerebbe nella soluzione alla problematica opzione donna, annosa questione che necessità di un intervento urgente da parte del governo. Il ministro Poletti ha comunicato che l'INPS può accettare le domande di pensionamento che arriveranno dalle lavoratrici che hanno raggiunto o raggiungeranno il requisito di 57 anni e 3 mesi entro quest'anno, domande che rimarranno in sospeso in attesa di conoscere quale sarà la decisione del governo.