Il tema delle Pensioni sta diventando di dominio pubblico e tutti i media in questi giorni dopo la sentenza della consulta se ne stanno occupando. E così anche Renzi, che fino ad ora ha sempre glissato sulla Riforma Pensioni e sulla pensione anticipata si è trovato costretto a parlare in Rai per spiegare le intenzioni del Governo. Quello che ci lascia perplessi è che per anni le parti sociali, i sindacati e alcuni esponenti politici (su tutti l'ON Damiano) hanno chiesto invano al Governo di occuparsi della questione per aiutare categorie disagiate, senza ottenere risposta.

Adesso invece, per rimborsare i soldi causati dal blocco della rivalutazione a chi è già in pensione con un assegno dignitoso (3 volte o più il minimo INPS) la questione diventa prioritaria per il Governo e per i media. Qualcosa non quadra, e per di più per trovare questi soldi da destinare a chi non ha problemi economici si rischia di intaccare le risorse destinate a esodati o ad altre categorie "a rischio".

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All'Arena di Giletti, su Rai 1 domenica pomerggio, il Premier Renzi ha spiegato come il Governo intende agire dopo la sentenza della Consulta: "La norma restituirà in tasca a 4 milioni di italiani il 1 agosto 500 euro a testa.

Ci sono 2 miliardi che mi ero tenuto per le misure contro la povertà". Da quanto è stato detto, il rimborso avverà soltanto per chi guadagna fino a 6 volte il minimo INPS, e non ci saranno rimborsi quindi per chi aveva oltre 3.000 euro lordi di assegno prima dell'entrata in vigore del blocco (nel 2012).

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Leggendo le parole di Renzi, balza all'occhio che esiste un ossimoro visto che si parla di usare i fondi del "piano contro la povertà" per restituire soldi a una classe media di pensionati che non sono certo ricchi, ma non possono parlare di povertà (visto che percepiscono almeno 3 volte la pensione minima INPS).

E' giusto quindi prendere i due miliardi necessari per restituire 500 euro a testa a queste quattro milioni di persone da un fondo che poteva servire per aiutare ad andare in pensione anticipata lavoratori in condizioni critiche o gente che ha perso il lavoro? (Esodati, ma anche precoci, chi fa lavori usuranti, quota 96, chi percepisce meno di 600 euro di pensione, ecc). Vi lasciamo con questa riflessione e vi invitiamo a cliccare segui in alto per i prossimi aggiornamenti. Se l'articolo vi è piaciuto sentitevi liberi di condividere e commentare qui sotto!