Arrivano nuovi chiarimenti intorno al nuovo sussidio di disoccupazione Inps, l'assicurazione Naspi 2015, introdotta mediante decreto attuativo a partire dal cosiddetto Jobs Act. Al centro dell'attenzione ci sono soprattutto due questioni che, in un primo momento, erano sembrate poco chiare: la prima riguarda colui che ha perso il lavoro per motivi disciplinari (cioè, secondo le formule normative, per "giusta causa" e per "giustificato motivo"); la seconda riguarda la possibilità che il beneficiario della Naspi dia inizio ad una nuova attività lavorativa di tipo autonomo o mediante rapporto di lavoro subordinato.

Licenziamento disciplinare e disoccupazione Inps Naspi 2015

Cosa si intende per licenziamento disciplinare? Si tratta di una possibilità che il datore di lavoro ha qualora il proprio dipendente violi le norme di comportamento che vengono stabilite dalla legge, dai contratti sottoscritti o dalle norme disciplinari specifiche dell'azienda di riferimento. Si tratta di un atto assolutamente unilaterale e si può configurare in maniera duplice: licenziamento "per giusta causa", quando il dipendente ha tenuto un comportamento molto grave che interrompe il rapporto di fiducia tra datore e lavoratore - in questo caso la chiusura del rapporto di lavoro può avvenire senza alcuna necessità di preavviso; licenziamento per "giustificato motivo", quando il dipendente reitera comportamenti, meno gravi rispetto al caso precedente, ma che minano comunque il rapporto di fiducia tra lavoratore e datore - in questo caso è necessario rispettare il termine di preavviso.

Il lavoratore, dunque, che va incontro a queste forme di licenziamento può richiedere il beneficio della disoccupazione Inps Naspi 2015, in quanto si sancisce che deve essere erogata in qualunque stato di disoccupazione involontaria. Anche il licenziamento per motivi disciplinari rientra dunque nella categoria suddetta.

Compatibilità con la disoccupazione Inps Naspi 2015

Cosa succede, invece, se il beneficiario della disoccupazione Inps Naspi 2015 dà inizio ad un'attività di lavoro autonomo o viene assunto come lavoratore subordinato? Per il lavoro subordinato, ecco qual è la disciplina: se il lavoratore percepisce un reddito inferiore agli 8mila euro annui e comunica all'Inps, entro 30 giorni, il possibile prospetto del suo reddito, allora la Naspi 2015 sarà ridotta dell'80%; qualora il reddito ecceda la soglia, il beneficiario andrà incontro alla decadenza soltanto se il contratto sarà superiore a 6 mesi, altrimenti si avrà soltanto la sospensione e l'erogazione riprenderà con la chiusura del rapporto di lavoro.

Per il lavoro autonomo, la disciplina è differente: la soglia di reddito che non deve essere superata è di 4.800 euro e il beneficiario della Naspi dovrà presentare, entro il 31 marzo dell'anno successivo, un'autodichiarazione all'Inps sui redditi da lavoro autonomo ricavati, pena non soltanto la decadenza ma anche la restituzione dell'intero montante percepito tramite Naspi dall'inizio dell'attività lavorativa.

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