Lo sciopero del 18 marzo potrebbe rappresentare un momento molto importante per vita Politica del nostro paese: i sindacati di base, quelli considerati anche nel comparto Scuola tra i più battaglieri (in questo senso, si segnalano le continue critiche alla debolezza dei confederali), hanno indetto uno Sciopero Generale di tutte le categorie private e pubbliche. La 'chiamata' è arrivata dalla Confederazione CUB, dal SI-COBAS, dall'Unione USI-AIT e dall'Associazione SGB.

Anche la Feder. ATA ha deciso di partecipare alla giornata di mobilitazione e, dunque, si attendono disagi in tutto il paese e nelle scuole: il richiamo di questa giornata circola anche tra le associazioni dei docenti precari che stanno portando avanti una propria mobilitazione per bloccare il concorso scuola 2016 e aprire alla possibilità di un piano assunzionale triennale che porti in cattedra tutti i docenti esclusi dal Miur.

Il comparto scuola e lo sciopero del 18 marzo

La giornata di protesta e di sciopero per il 18 marzo 2016 ha al proprio centro la critica di tutte le ultime riforme portate avanti dal governo Renzi: l'attacco è contro la politica economica portata avanti dal premier Renzi e della UE e fondata sull'austerità e il taglio alla spesa sociale; si protesta contro il Jobs Act che indebolisce la posizione del lavoratore e lo espone più facilmente al licenziamento grazie all'abolizione dell'art.18 (e i sindacati della scuola sottolineano come che questo punto riguardi anche il comparto dell'istruzione); si criticano e si chiedono soluzioni per quanto riguarda il blocco dei contratti pubblici e privati e si sollevano le questioni riguardanti la distruzione del patrimonio ambientale italiano.

Per quanto riguarda la scuola nello specifico, si segnala l'intervento dell'associazione 'Partigiani della scuola pubblica' la quale ha sottolineato i seguenti punti: la mancanza di libertà di apprendimento e il disciplinamento degli studenti attraverso il meccanismo dell'alternanza scuola/lavoro; l'offesa nella dignità degli insegnanti che dovranno essere 'valutati' dal dirigente scolastico, che avranno il potere di indicare le scelte didattiche da compiere e di distribuire premi e penalità; infine, l'annosa questione dei fondi alle scuole private.

Perché anche i docenti del concorso scuola 2016 dovrebbero protestare

La categoria dei docenti precari e abilitati si prepara a scioperare il 18 marzo contro il concorso scuola 2016: il passaparola sta viaggiando lungo i social network e si sta cercando di organizzare una manifestazione specifica e riconoscibile che abbia al proprio centro la vertenza degli insegnanti precari.

Il richiamo è all'unità del movimento e a mettere da parte le divisioni interne tra II e III fascia delle GI e tra PAS e TFA: la proposta è quella di un movimento unitario che possa far sentire la propria voce in maniera più diretta e chiara. Le richieste da portare avanti dovrebbero essere due, secondo le intenzioni: il piano assunzionale per tutti i docenti della II fascia delle GI e il concorso scuola per la III fascia delle GI; anche il doppio canale può essere considerata una soluzione da prendere in considerazione. Importante, comunque, secondo i precari, è la partecipazione ad uno sciopero che metta in discussione in toto le scelte politiche ed economiche del governo Renzi. Per aggiornamenti su concorso scuola e sciopero, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.