Una vicenda vergognosa quella relativa ai quota 96, una questione che si trascina da ormai quattro anni, senza trovare uno sbocco, una via d'uscita. Insegnanti e lavoratori ATA che avrebbero dovuto lasciare il proprio posto di lavoro tra gennaio e agosto del 2012, in virtù dei diritti alla pensione maturati secondo la vecchia disciplina ma che si ritrovarono ingabbiati dall'approvazione della riforma Fornero. Il Comitato lavoratori quota 96 non ci sta e continua a protestare vivacemente contro questa immane ingiustizia di cui si ritengono (giustamente) vittime.
Ultime news scuola, domenica 3 aprile 2016: quota 96 'indignati' per gli ultimi avvenimenti politici
In una lettera indirizzata al sito specializzato Orizzonte Scuola, si pone all'attenzione del governo il protrarsi di questa vergogna, tanto più grande alla luce dei recenti avvenimenti politici e degli scandali che stanno travolgendo l'esecutivo guidato dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Finalmente abbiamo trovato la conferma a tutto ciò che abbiamo sempre pensato, scrivono i quota 96 in merito agli emendamenti ad hoc che sono passati per 'voi e per i vostri amici'. Ecco perchè non avevate tempo, invece, per approvare quelli relativi ai quota 96, presentati anche in diverse leggi di stabilità, nel 2014, nel 2015 nonchè nel decreto della Pubblica Amministrazione del ministro Marianna Madia. Ed ora, nel 2016, chi dovrete accontentare? Questa la domanda retorica che si pongono i quota 96 che non esitano a lanciare un sentito 'Vergognatevi', in segno di condanna per il comportamento del governo.
'Vergognatevi, eravate troppo impegnati a presentare i vostri emendamenti'
L'intercettazione telefonica che ha visto come protagonista l'ex ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi e che ha coinvolto, indirettamente, anche il ministro per le Riforme Costituzionali e per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, non fanno altro che confermare come i nostri governanti continuino a pensare ai propri interessi, attraverso un comportamento atto a garantire i propri privilegi. Il loro ruolo dovrebbe, invece, essere quello di garanti dei diritti dei cittadini, diritti che, al contrario, vengono, da anni, regolarmente calpestati.