Argomento molto discusso di questi ultimi giorni è il reddito di cittadinanza. Questo progetto è nato come forma di tutela del M5S (Movimento 5 Stelle) per contrastare la difficile situazione economica nella quale vige il nostro paese. Negli ultimi anni l'Italia si è trovata ad affrontare una crisi che ha portato molte persone a perdere il lavoro. Questa situazione di decremento sociale ha portato ad un nuovo fenomeno sociale: la disoccupazione. Dopo il boom economico del secondo dopoguerra, prosperato fino agli anni '80, l'inizio degli anni '90 ha subito questo primo contraccolpo.

Non ancora ben radicato all'interno del tessuto sociale, il disavanzo che ha portato alla chiusura di numerose fabbriche od alla riduzione dell'organico di quelle che sono rimaste aperte, ha portato al sovrannumero dell'offerta (beni di consumo) in relazione alla domanda. L'uso di automi nello svolgere lavori prima svolti dall'uomo ha portato ad un primo licenziamento di massa. Nei decenni scorsi questo malessere non  era ancora dilagante. Solo negli ultimi anni, all'incirca una ventina, il numero di persone senza lavoro è aumentato. Ad incominciare dai giovani che a causa della mancanza di turn over non possono accedere al mondo del lavoro e finendo con gli over 50, considerati troppo vecchi per re-inserirsi nel mondo del lavoro.

E' corretto però considerare una soluzione che da un anno e mezzo viene paventata dal M5S: il reddito di cittadinanza.

M5S e il reddito di cittadinanza

Il M5S da più di un anno e mezzo cerca una soluzione al disagio sociale che si è abbattuto sul nostro paese: la disoccupazione. Questa lesione sociale ha ridotto molte famiglie sul lastrico e la situazione rischia di peggiorare. Lo Stato non offre una vera forma di tutela a questa situazione, se non sussidi sociali irrisori e limitati nel tempo. Per questo motivo il M5S ha deciso di offrire agli italiani questa forma di aiuto. E' corretto poi analizzare l'innesco che ne consegue, ovvero la disoccupazione fa parte di un processo che dà vita ad un circolo vizioso: se le persone sono senza lavoro i beni prodotti non saranno acquistati e questo condurrà ad un ristagno dell'economia ed a nuovi probabili licenziamenti. Con il reddito di cittadinanza si offre un sostegno di 780 euro mensili con i quali i cittadini possono riappropriarsi della propria dignità con un mensile a disposizione per soddisfare i propri bisogni primari (saldo della rata del mutuo, fare la spesa, provvedere all'acquisto di medicinali, etc).

Il reddito non verrà erogato a tutti in eguale misura: ai cittadini già in possesso di un reddito verrà erogata la differenza che intercorre tra quella somma e la somma disposta dal reddito di cittadinanza (esempio: se un cittadino percepisce 400 euro, saranno erogati 380 euro mancanti necessari per raggiungere la medesima cifra del reddito di cittadinanza); l'ammontare del reddito di cittadinanza varia in base al numero di persone che compongono il nucleo familiare: 780 euro sono erogati per un nucleo composto da una sola persona, la cifra sale a 1.014 euro per un nucleo composto da due persone ed aumenta fino ad un massimo di 1.950 euro per un nucleo di 4 persone. La realtà del reddito da cittadinanza sembra essere più vicina: il M5S è riuscito a portarla in Commissione Lavoro, al Senato. La naturale conseguenza di legge seguente sarà la discussione in aula parlamentare.