Un docente di un istituto professionale di Vicenza ha sorpreso alcuni studenti a consumare uno spinello nel cortile della Scuola nella quale insegna. I ragazzi erano tre: due diciassettenni e un sedicenne. Forse pensavano di farla franca poiché ad un primo sguardo la sigaretta poteva sembrare una di quelle artigianali. Dall'odore però il docente ha capito subito la vera natura della "sigaretta".

In seguito al rimprovero verso gli studenti l'uomo ha anche deciso di chiamare la polizia. Uno degli studenti sorpresi a consumare marijuana, irato per la presa di posizione del docente, ha deciso di scagliarsi fisicamente e verbalmente contro l'insegnante.

Il ragazzo ha aggredito il professore e quest'ultimo ha deciso di non sorvolare sull'accaduto e rendere pubblico il tutto.

Studenti sorpresi a consumare marijuana

Un docente di un istituto di Vicenza ha sorpreso alcuni alunni a consumare marijuana. I ragazzi stavano fumando uno spinello nel cortile della scuola. L'insegnante ha deciso allora di riprendere i ragazzi per il loro gesto. Uno degli studenti coinvolti ha però rivolto parole ingiuriose nei confronti del docente. Non pago lo ha aggredito con strattoni, gli ha strappato la camicia e gli ha graffiato il braccio.

L'incresciosa vicenda si è conclusa con il docente che ha sporto denuncia verso lo studente che lo ha aggredito. Il ragazzo che, invece, era in possesso di sostanze stupefacenti è stato segnalato alla prefettura.

Il giovane di appena sedici anni era in possesso di 4 grammi e mezzo di marijuana. Il docente aggredito non ha voluto far passare la situazione sotto silenzio affinché i ragazzi capissero la gravità del loro gesto.

L'insegnante ha voluto così redarguire i ragazzi non solo sull'uso di sostanze stupefacenti, ma anche sulla loro educazione generale.

Per il trio i problemi potrebbero proseguire: infatti non è escluso che la direzione scolastica possa decidere di procedere con eventuali provvedimenti disciplinari.

Le parole di Bussetti a sostegno del docente

Marco Bussetti, ministro dell'Istruzione, ha espresso parole di solidarietà verso l'insegnante aggredito. Egli si è detto vicino ai docenti che quotidianamente si impegnano per svolgere la loro professione, la quale comporta non solo l'insegnare ai ragazzi delle nozioni, ma anche educarli sul piano morale e umano.

Il ministro si è così espresso: "La droga fa male ed è inammissibile che venga portata a scuola. Al docente che ha subito violenza e agli altri insegnanti vittime di vessazioni a scuola chiedo di non arretrare nella determinazione con cui esercitano il loro prezioso ruolo educativo".

Bussetti ha asserito anche che, per arginare episodi di questo tipo, il Ministero ha deciso di fare seguire nuovamente agli studenti, così come accadeva in passato, lezioni di educazione civica. Il tutto per insegnare ai ragazzi il rispetto dell'altro, soprattutto se più adulto, il riconoscere le figure d'autorità e il rispetto degli spazi comuni e la lotta contro l'illegalità.