Un concorso Scuola che, giorno dopo giorno, ma oseremmo dire, ora dopo ora, si sta complicando sempre di più. Non bastavano le difficoltà tecniche legate alla piattaforma informatica, non bastavano le polemiche riguardanti i miseri compensi inizialmente stabiliti per i commissari e l'assenza delle griglie di valutazione dei candidati, tanto per citare alcuni degli ostacoli incontrati dal Miur: ora, le ordinanze del Consiglio di Stato sembrano voler mettere decisamente i bastoni tra le ruote all'iter procedurale del concorso.

Ultime news scuola, 6 maggio: ordinanza CdS giudica inammissibile istanza di revoca presentata dal Miur

Orizzonte Scuola, infatti, ha dato notizia di una nuova ordinanza CdS, attraverso la quale si giudica inammissibile l'istanza di revoca presentata dal dicastero di Viale Trastevere verso un provvedimento di ammissione al concorso(con riserva) a favore di due docenti laureate: nell'ordinanza, tra l'altro, viene precisato come non sia stato riscontrato alcun principio contrario alla regola concorsuale che impone il possesso del titolo abilitativo quale requisito indispensabile per poter partecipare al concorso.

UIL Scuola: 'Miur deve fermarsi e riflettere sul concorso'

In attesa di quella che sarà la decisione del TAR che potrebbe addirittura mettere a rischio il concorso vista la probabile 'invasione' di nuovi candidati, la UIL Scuola, per voce del segretario nazionale Pino Turi, fa presente come, a questa ordinanza, se ne aggiungeranno certamente altre che finiranno per indebolire la normativa indicata nel bando di concorso.

Per tali ragioni, la UIL Scuola suggerisce al Ministero dell'Istruzione di fermarsi un attimo e a riflettere su quanto sta accadendo e sui probabili nuovi scenari che potrebbero aprirsi di qui a breve. La politica, secondo Pino Turi, non può permettersi di lasciare nelle mani della magistratura la soluzione di problemi che, tra l'altro, non sono affatto nuovi ma che si trascinano da molto tempo e che, soprattutto, sono stati continuamente sottovalutati e non affrontati dovutamente.