La legge 107 del 2015, più nota come ‘Buona Scuola’, sta generando grande confusione anche per coloro che stanno sostenendo il concorso scuola 2016. Già più volte in passato si era diffusa la notizia secondo la quale i vincitori del presente concorso avrebbero dovuto sottoporsi a tre anni di apprendistato nelle scuole prima di ricevere il (tanto atteso) contratto a tempo indeterminato.

La questione aveva suscitato grande rabbia tra i precari nella misura in cui alcuni hanno già insegnato per molti anni nelle scuole (PAS) mentre altri hanno preso l’abilitazione tramite un percorso che oltre a prevedere un concorso in ingresso prevedeva comunque anche un tirocinio diretto nelle scuole e indiretto nelle università (TFA ma anche PAS). Cosa dice, allora, in merito alla formazione iniziale e all’accesso nei ruoli di docente il decreto legge in discussione in Parlamento?

Tirocinio triennale per i vincitori del concorso scuola 2016?

Occorre sottolineare come il concorso scuola 2016 sia soggetto ad una disciplina differente rispetto ai concorsi che si terranno in futuro: la presente procedura è stata pensata proprio per tutta quella classe docente che, a causa di ritardi e di una cattiva gestione della scuola pubblica, si sono ritrovati a lavorare a lungo nelle scuole o a dover frequentare costosi corsi di abilitazione in vista della costruzione della propria carriera di insegnante.

Ebbene, il concorso scuola 2016 non prevede la trafila del tirocinio triennale, ma, come specificato nella stessa legge 107 del 2015, dà direttamente l’accesso al ruolo mediante un dispositivo (l’anno di prova) che dovrebbe aprire definitivamente le porte alla stabilizzazione.  

Il tirocinio triennale e i futuri concorsi a cattedra

La vera novità contenuta nel decreto legge riguarda proprio lo statuto del percorso per il ruolo previsto per i concorsi a cattedra successivi al presente. Nella prima formulazione si parlava, infatti, di apprendistato, il che aveva suscitato enormi polemiche, anche perché, dal punto di vista della remunerazione, un contratto di apprendistato prevede una paga bassissima (300/400 euro).

Nel presente decreto, invece, compare la voce ‘tirocinio’, il che potrebbe voler dire che, anche dal punto di vista dello stipendio, coloro che usciranno dai futuri percorsi dovrebbero avere una remunerazione più adeguata. Resta, comunque, un dato di fatto importante e molto criticato: i vincitori delle procedure successive al concorso scuola 2016 non avranno immediatamente un contratto a tempo indeterminato, ma saranno ‘costretti’ a subire un lungo tirocinio e procedure di valutazione per la durata di tre anni, con la possibilità di non superare il periodo di prova e dunque dover cambiare mestiere dopo anni di investimento nella carriera. Per aggiornamenti, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.