Gilda TV, la rubrica curata dal sindacato Gilda insegnanti, ha dedicato un servizio ad un'insegnante di Belluno che si trova al nono mese di gravidanza e prossima ormai al parto. La sua situazione è problematica visto che, tra pochi giorni, dovrà sostenere la prova scritta del concorso docenti. L'intervista è stata curata da Paola Tongiorgi e da Angelo Scebba.
Ultime news scuola, lunedì 9 maggio 2016: 'Al nono mese di gravidanza, non posso fare 500 chilometri'
'Io ho passato il termine e praticamente entro il 12-13 maggio dovrei partorire. - racconta Francesca De Ros - Ho due prove scritte da sostenere a Padova nei giorni 16 e 17 e, in pratica, dovrebbero essere quelli i giorni in cui dovrei uscire dall'ospedale. Da Belluno a Padova ci sono circa 200 chilometri e farsi tutta questa strada, con tutte le complicanze probabili di un post parto e con un bambino di pochi giorni, risulta molto difficile.'
La docente si è rivolta ad un sindacato il quale le ha risposto che, per quanto riguarda il concorso scritto, non è possibile richiedere delle variazioni di sede, nè di giornate.
'Io confidavo in questo concorso, ho fatto delle supplenze, sono in seconda fascia: aspettavo questa occasione per poter entrare in maniera stabile nel mondo della Scuola.
Invece, mi ritrovo in gravidanza ormai a termine con le date coincidenti: rischio di perdere questa opportunità'.
Arrabbiata e delusa, mi rivolgo al premier Renzi e al ministro Giannini
'Sono arrabbiata e delusa, visto che si parla tanto di tutela della maternità: dal punto di vista concorsuale, aspettare un figlio sembra che sia un evento invalidante che non permette di partecipare ad un concorso che è per la vita, nel senso che se io perdo questa possibilità di fare lo scritto, perdo anche questa opportunità. Dicono che il prossimo concorso sarà fra tre anni però è tutto campato in aria e quindi rischio di rimanere senza un lavoro.'
La docente, quindi, ha lanciato un appello al Presidente del Consiglio, Renzi e al ministro Giannini affinchè possano dare la possibilità a lei, così come ad altre colleghe in condizioni simili, di poter svolgere lo scritto tra quindici giorni, un mese, in modo da non poter rinunciare a questa opportunità.