Due sono i casi che si verificheranno a conclusione delle prove del concorso a cattedra 2016: in alcune regioni i posti disposti per l'assunzione sono inferiori al numero dei candidati che hanno presentato domanda; al contrario, in altre, i posti previsti sono in numero superiore alle domande del concorso. Quali sono questi posti e la soluzione da adottare? Nulla di definitivo, ma la proposta è quella di istituire una Graduatoria Nazionale Unica - naturalmente a risoluzione si solo uno di questi casi a seguito dell'espletamento delle procedure concorsuali.
Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta e quali sono effettivamente le possibilità che questa idea possa avere dei risultati concreti e la sua applicazione sia importante per ridurre il precariato nella Scuola.
Graduatoria Unica Nazionale a copertura posti vacanti
La copertura dei posti vacanti per le regioni con un numero di candidati maggiore rispetto a quello dei posti messi a concorso potrebbe essere risolto con l'istituzione di una Graduatoria Nazionale con iscrizione facoltativa; allo stesso modo potrebbe avere degli effetti positivi sui posti non coperti per mancanza di candidati. È il casi dei 1.100 posti sul sostegno, che non troveranno insegnanti vincitori al concorso scuola, in quanto il numero delle domande di ammissione è stato inferiore rispetto alle cattedre assegnate dal Miur.
Dunque il punto della questione è la ridistribuzione dei posti, che con la Graduatoria Nazionale potrebbe permettere di suddividere equamente le cattedre, con assunzione di tutti i candidati che non troverebbero posto nella loro regione per numero superiore di aspiranti rispetto ai posti, e la conseguente copertura dei posti vacanti per mancanza di candidati.
Al momento la creazione di una Graduatoria Nazionale del concorso a cattedra 2016 è solo una proposta che giunge con tante polemiche ma anche con note di approvazione dall’onorevole Milena Santerini, e avanzata in uno dei tanti emendamenti presentati in VII Commissione del 20 maggio scorso. Nel caso in cui il Governo prendesse la decisione di ricorrere a questa soluzione per ovviare alla mancanza di posti o alla mancanza di vincitori, questa potrebbe essere una valida opportunità per ridurre i contratti di supplenza breve o a tempo indeterminato permettendo al personale della scuola di essere assunti.
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