Il concorso docenti 2016 nel vivo del suo essere dal 28 aprile, primo giorno delle prove scritte. Le stesse finiranno il 31 maggio. A luglio inizieranno gli orali, ma le prove canoniche potrebbero essere affiancate da quelle suppletive. Numerosi, infatti, sono i ricorsi presentati dagli esclusi al concorso docenti 2016; tra di essi figurano ITP con diploma, docenti di ruolo, laureati e diplomati a indirizzo linguistico.

Per quest'ultime due fasce di esclusi sono state emesse dal Consiglio di Stato le ordinanze nn. 1598/16 e 1600/16. In esse è possibile apprendere quanto segue: viene riformata l’ordinanza di rigetto (laureati) e sospesa la sentenza negativa (diplomati magistrali). Queste due categoria sono state ammesse con riserva alle prove concorsuali come risarcimento per i danni riportati nella lesioni di un loro diritto. Secondo una prima stima la platea degli esclusi è davvero vasta; si pensi che il solo Anief ne rappresenta 25 mila. Il presidente dell'Anief ha asserito che il Miur dovrebbe procedere ad una prima calendarizzazione delle prove suppletive per non essere impreparato ad affrontare una nuova eventuale situazione positiva a favore dei ricorsisti.

Una speranza per gli esclusi dal concorso?

Nel mentre gli USR (Uffici Scolastici Regionali) non si vogliono fare trovare impreparati; infatti, essi hanno già stilato una prima lista contenente i nomi dei possibili futuri candidati che sono stati ammessi alle prove concorsuali con riserva. In questa lista figura l'abbinamento dei candidati con le aule/sedi d'esame. La lista presenta una disposizione data dall'ordine alfabetico: il suddetto elenco non è nominativo, ma sarà cura di ognuno dei diretti interessati, qualora facesse parte della fascia degli esclusi che ottiene esito favorevole dal giudice, presentarsi munito di ordinanza cautelare nel giorno a lui destinato. Quest'ultimo sarà facilmente individuabile seguendo il semplice ordine alfabetico: gli esclusi dovranno quindi presentarsi per svolgere le prove suppletive tenendo presente la lettera con la quale inizia il loro cognome.

Il problema, legato al concorso docenti 2016, che si pone qualora si rendesse necessaria una calendarizzazione di eventuali prove suppletive, è la disparità di trattamento: gli esclusi potrebbero essere avvantaggiati dal conoscere già le tematiche trattate all'interno delle prove dai colleghi che li hanno preceduti? Questa è la domanda che in molti si pongono. Per il momento non resta che aspettare la giornata di oggi, 19 maggio, per sapere come si esprimerà il Tar del Lazio. Quest'ultimo vaglierà la sorte di una parte dei 25 mila ricorsisti. Ricordiamo infatti che la situazione di una parte dei ricorsisti verrà esaminata anche nei prossimi giorni. Quello che è già possibile sapere è che il CdS (Consiglio di Stato) ha ammesso alle prove suppletive anche i i docenti ITP non in possesso di abilitazione.

Questa decisione è stata emanata con la sentenza n. 1836/2016: All'interno di quest'ultima è possibile leggere che non sussiste motivo alcuno per la loro esclusione. E' stata infatti ritenuto non pertinente la clausola del bando del concorso docenti che prevede il possesso dell'abilitazione per essere ammessi al concorso stesso. L'ammissione è però avvenuta con riserva in attesa della sentenza di oggi, 19 maggio.